Sono ormai 19 anni che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, insieme ad Estée Lauder Companies, mette in atto nel mese di ottobre la Campagna Nazionale Nastro Rosa, dedicata alla prevenzione del tumore al seno.
L’obiettivo: sensibilizzare le donne sull’importanza estrema della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, sempre più diffusi. Era il 1989 quando, negli Stati Uniti, Evelyn Lauder ideò questa campagna e in pochissimo tempo fu promossa ed adottata in oltre 70 Nazioni di tutto il mondo. Oggi, purtroppo, in Italia sono oltre 45.000 i nuovi casi di cancro della mammella (fonte nastrorosa.it). In particolare il tumore al seno, salito al 14% circa di incidenza, colpisce sempre di più le giovani donne, tra i 25 e i 44 anni (circa il 29%). Quindi c’è bisogno assolutamente di incrementare l’informazione, l’educazione e la prevenzione del tumore al seno. E’ fondamentale quindi prendersi cura del proprio corpo ed effettuare l’esame mammografico dopo i 25 anni: scoprendo un tumore quando misura meno di un centimetro, la probabilità di guarigione è di oltre il 90%, gli interventi sono conservativi e non procurano danni estetici alla donna.
Gli esami più importanti per la diagnosi di un tumore mammario sono:
Visita clinica senologica
È l’esame della mammella eseguito dal proprio medico o da uno specialista (esperto in senologia), al fine di riscontrare l’eventuale presenza di noduli o di altri segni sospetti. La visita, anche se eseguita da medici esperti, non è però sufficiente ad escludere la presenza di tumore e qualsiasi risultato deve essere integrato da altri esami. La visita senologica è anche l’occasione per un colloquio approfondito con la donna sul problema cancro della mammella.
Autoesame
È il controllo che ogni donna dovrebbe eseguire mensilmente: consiste nell’osservazione allo specchio delle proprie mammelle e nella autopalpazione. La metodologia di esame è semplice, ma sarebbe meglio che sia un medico ad insegnarla. È particolarmente importante che la donna capisca che l’obiettivo dell’autoesame non è la diagnosi, ma la sola conoscenza delle caratteristiche delle proprie mammelle e quindi l’individuazione di eventuali cambiamenti da comunicare tempestivamente al proprio medico. È anche utile evidenziare con una leggera spremitura del capezzolo se sono presenti secrezioni.
In particolare fate attenzione se:
Mammografia
È la tecnica più idonea e valida nel diagnosticare, con una metodologia piuttosto semplice, la maggior parte dei tumori della mammella in fase iniziale, prima ancora che siano palpabili. Per questo motivo la mammografia è attualmente l’unica tecnica che possa essere utilizzata come test di base in un programma di screening e alla quale non si deve mai rinunciare nel caso di sospetto carcinoma, qualunque sia l’età della donna.
Ecografia
L’ecografia non deve essere utilizzata come unico test per la diagnosi precoce dei tumori della mammella non palpabili. L’ecografia offre solo contributi talora insostituibili nella diagnosi di lesioni nodulari benigne. Allo stato attuale, salvo casi particolari (es. giovane età) è consigliabile che l’ecografia sia utilizzata soprattutto in associazione alla mammografia, ed eventualmente, per casi particolari, alla risonanza magnetica.
Durante tutto il mese di ottobre prenota la tua visita senologica in uno dei 397 Punti Prevenzione o ambulatori LILT!
Per conoscere giorni e orari di apertura dell’ambulatorio LILT più vicino si può chiamare per informazioni il numero verde SOS LILT 800-998877 o consultare i siti www.lilt.it o www.nastrorosa.it.