Si chiama Kybella ed è il prodotto di medicina estetica più atteso in Europa nel 2016.
Negli Stati Uniti è già stato autorizzato e pare che sia la salvezza di chi ha il doppio mento, la cosidetta pappagorgia insomma. Questa farmaco, con una semplice iniezione, ha il potere di eliminare le cellule adipocitarie ovvero il grasso localizzato. Kybella è arrivato sul commercio dopo anni di ricerca e sperimentazione e se manterrà le promesse, sarà una novità rivoluzionaria nel campo della medicina estetica, così come lo è stata a suo tempo la scoperta della tossina botulinica. Vi starete sicuramente domandando in quali e quante altri parti del corpo questo prodotto potrebbe essere utilizzato, considerata la sua capacità di “uccidere” il grasso. In realtà, dopo rigide valutazioni da parte della Food and Drug Administration, l’approvazione vale ad oggi solo per il sottomento, ma molto probabilmente il via libera sarà dato entro breve anche per altre zone.
In che cosa consiste Kybella? E’ un farmaco sintetico che emula l’acido desossicolico, una sostanza naturale che il nostro corpo produce, capace di degradare il grasso che ingeriamo. Il farmaco svolge un’azione citolitica: va a rompere la membrana della cellula quando queste cominciano ad interagire. In poche parole il suo compito è di sciogliere il grasso che si riassorbe nell’organismo, lasciando la pelle più tesa e il sottomento più definito. In Italia, ma anche in Europa, questo tipo di farmaci, capaci di eliminare il grasso con una puntura, non sono stati ancora approvati, ma oltre 20 studi su migliaia di pazienti, hanno dimostrato che ben il 70% ha beneficiato sia fisicamente che emotivamente del trattamento. Oggi la soluzione migliore per sbarazzarsi di grandi o piccoli accumoli adiposi localizzati è la chirurgia estetica. Con Kybella si potrebbe davvero trovare un’alternativa valida e meno invasiva. Non ci resta però che aspettare i risultati del farmaco in uso in America: capiremo così i veri vantaggi ed eventuali svantaggi, ma soprattutto l’effettiva efficacia e sicurezza clinica.
