Negli ultimi giorni, chiunque abbia aperto i social ha sentito parlare di FaceApp, app russa – non è di proprietà di Facebook come molti pensano – che, tramite reti neurali e intelligenza artificiale, permette di visionare il proprio volto versione “terza età” a seguito dell’inserimento di una foto.
Definibile senza problemi come l’app dell’estate 2019, FaceApp ha conquistato VIP e non solo. Basta aprire Instagram per notare i volti invecchiati di Chiara Ferragni e Fedez, ma anche di personaggi come Belen Rodriguez (e la sorella Cecilia), Elisabetta Canalis e addirittura Brad Pitt. Al netto delle numerose polemiche sulla privacy, questa tendenza estiva fa oggettivamente sorridere e lascia spazio a considerazioni divertenti su come potrebbero diventare alcuni dei bellissimi del mondo della moda, del cinema e della tv.
Guardando a questa moda da un’altra angolazione, si può tirare un piccolo sospiro di sollievo perché, grazie a un’app che forse molti disinstalleranno tra qualche mese, si parla in maniera leggera di un processo irreversibile come l’invecchiamento.
Viverlo con ironia e disincanto aiuta sicuramente a stare meglio e, se si ha voglia, a valorizzare la propria unicità con la medicina estetica intelligente. Oggi come oggi, sceglierla non significa assolutamente stravolgere i propri lineamenti.
A dimostrarlo ci pensano esempi di diverse donne famose e non più giovanissime, una su tutte Jane Fonda, che hanno migliorato la freschezza e la luminosità della pelle grazie ai trattamenti di medicina estetica, protocolli che non hanno in alcun modo cancellato le rughe (sarebbe innaturale per non dire ridicolo).
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