La recente scomparsa della giornalista Nadia Toffa ha colpito tantissime persone. Basta dare un’occhiata ai social per rendersi conto della profonda commozione che ha suscitato. La figura della giornalista bresciana ha lasciato un segno profondo nell’ultimo anno e mezzo. Da quando ha dichiarato di essere malata e – anche tramite un libro autobiografico – ha deciso di parlare apertamente della sua condizione clinica, Nadia Toffa ha legato alla sua persona polemiche, frasi di incoraggiamento, insulti di hater, metafore a nostro avviso inadatte quando si parla di cancro.
Se c’è una cosa che rimane di questa vicenda è senza dubbio l’autenticità della sua protagonista. Per apprezzarla bisogna andare un attimo oltre a certe affermazioni finite nell’occhio del ciclone e guardare alla sostanza, che ha visto una donna, esposta da diversi anni per via della sua professione non esente da rischi, raccontare senza filtri la sua malattia fino all’ultimo.
A ospitare i contenuti dedicati a questo percorso è stato soprattutto il social network Instagram. Sul suo profilo, la giornalista ha infatti pubblicato le foto post chemioterapia, ma anche scatti allegri in compagnia del suo cane e altri in cui invece ringraziava per la possibilità di poter mandare avanti il suo lavoro in un periodo in cui averne uno che si ama è una vera e propria fortuna.
Si tratta oggettivamente di una lezione importante soprattutto oggi, in un mondo che vede spesso la malattia nascosta (anche alle persone più intime) e vissuta come un motivo di vergogna. L’infermità fa invece parte della vita e, nonostante il dramma innegabile che porta con sé, deve essere affrontata ricordando che non toglie nulla alla bellezza e all’unicità di una persona.