Kylie Jenner, la più giovane delle Kardashian, ha recentemente confessato di essersi pentita dell’intervento di mastoplastica additiva, fino ad ora sempre negato, al quale si è sottoposta poco prima della nascita della primogenita Stormi, oggi 5 anni, avuta con il cantante Travis Scott. La confessione, fatta a un’amica, è arrivata nel corso dell’ultima puntata della serie The Kardashians, il prodotto televisivo che, ormai diversi anni fa, ha regalato la fama mondiale alle iconiche sorelle e ai loro familiari.
Parlando con Stassi Karanikolaou, Kylie Jenner, recentemente finita al centro dell’attenzione mediatica per il fatto di essere stata scelta come protagonista di una collezione di bambole Bratz, ha sottolineato che, prima dell’intervento, il suo seno era “Bello e naturale (…) taglia perfetta, tutto perfetto”.
Ha altresì affermato che se tornasse indietro non rifarebbe l’operazione e che consiglierebbe a chi vuole sceglierla di aspettare il parto. Inoltre, ha affermato che le si spezzerebbe il cuore se sua figlia dovesse decidere di rifarsi il seno alla stessa età in cui lei ha fatto questa scelta, ossia a 19 anni.
L’imprenditrice e star social, che fino ad ora aveva sempre smentito il ricorso alla mastoplastica additiva, ammettendo solo quello a trattamenti come il filler labbra, forse non sa, o almeno ci piace pensare che così sia, che l’approccio alla mastoplastica additiva può essere molto diverso.
Si parte innanzitutto con la valutazione, durante le visite conoscitive, delle effettive indicazioni per l’intervento. Con l’aiuto di strumenti tecnologici come il sistema di simulazione Crisalix, si lavora poi sulla scelta della protesi perfetta per ogni donna.
Per quanto riguarda il tema della mastoplastica additiva prima di una gravidanza e di un parto, richiamiamo un recente articolo pubblicato dal Dottor Valerio Badiali sul suo blog, dove ricorda che le protesi mammarie sono potenzialmente eterne e che è solo il corpo a cambiare.
Ciò vuol dire che, se durante la gestazione si tiene sotto controllo l’aumento ponderale, non ci sono problemi nel sottoporsi all’intervento anche prima di diventare mamme e con l’idea di rimanere incinte in futuro (il Dottor Badiali consiglia di aspettare circa un anno dall’operazione prima di iniziare a provare).