Il binomio medicina estetica e oncologia a prima vista può apparire strano e un po’ azzardato, ma esiste ed è anche utile ai pazienti che vivono un percorso difficile come quello delle terapie anti tumorali.
Ricorrere alla medicina estetica in un momento tanto delicato può rappresentare una soluzione per migliorare il benessere psicologico, spesso messo a dura prova dai cambiamenti fisici causati dalle cure farmacologiche.
Non è infatti raro che chi sta affrontando una chemioterapia o una radioterapia si rivolga al medico estetico per contrastare un effetto preponderante della stanchezza come le occhiaie, che possono essere trattate grazie ai filler riassorbibili di ultima generazione, ripristinando i volumi con risultati visibili nell’immediato.
Grazie al lifting non chirurgico, che prevede l’utilizzo di fili riassorbibili completamente biocompatibili, è inoltre possibile lavorare in maniera mirata e non invasiva sui vuoti muscolari dovuti all’asportazione delle masse tumorali. Fondamentale in tutto questo è dialogare con il proprio medico curante, che deve consigliare il medico estetico migliore sulla base del singolo trattamento.
Un evento traumatico come il tumore – con le successive terapie per uscire dalla malattia – può influenzare fortemente l’autostima e portare a non sentirsi più a proprio agio con un fisico interessato da cambiamenti importanti e spesso drastici.
Tra i più radicali c’è la mastectomia, diventata per molte donne una scelta meno difficoltosa rispetto al passato grazie all’esistenza di impianti che garantiscono risultati esteticamente gradevoli senza il rischio di contrattura capsulare.
In questi casi bisogna davvero dire grazie alla chirurgia e alla medicina estetica e, ovviamente, ai professionisti che studiano soluzioni sempre più efficaci per chi, durante e dopo il percorso di guarigione dal cancro, non vuole rinunciare a sentirsi bene con il proprio corpo.
