E’ finita l’era in cui intere famiglie si mettevano comode sul divano per scoprire, indovinare, commentare e seguire tutti insieme appassionatamente chi sarebbe diventata la nuova Miss Italia. Se già da qualche anno l’interesse verso questa gara si era addormentato, quest’anno ha toccato il fondo. Dalla prima serata a seconda, da RAI Uno a La 7, da Salsomaggiore a Jesolo, solo 769.000 telespettatori per uno share del 3.19%, arrivato ad un massimo di 6.46%, Simona Ventura battuta dagli ascolti di tutte le altre reti generaliste. E poi le polemiche che di concorrenti curvy neanche l’ombra, dato che la signora Mirigliani aveva “gentilmente concesso” alle ragazze taglia 44 di partecipare al concorso di bellezza. Ci saremmo aspettati di vedere sfilare dunque anche un modello di bellezza più vicino alla tipica donna mediterranea, anche perché fino a prova contraria la parola curvy significa essere formosa e non ci pare che avere un seno che supera la terza misura tanto più se fianchi e lato b sono inesistenti vuol dire esserlo. E dunque diciamolo, il palese intento pubblicitario di questa inesistente rivoluzione “curvy”, ha fatto peggio che mai sommato al resto della trasmissione che ha conservato la stesse banalità e la noia di sentire sempre le solite domande e risposte stupide: “Se potessi cambiare qualcosa nel mondo, smetterei di mangiare le unghie”. Un’eccezione c’è stata a dirla tutta, molto imbarazzante per tutto il genere femminile: l’imitazione, fatta da una delle miss, di una scimmia in calore. Comunque sia, anche quest’anno Miss Italia è stata eletta: vent’anni, capelli scuri e occhi castani, 1 metro e 78 di altezza. Si chiama Clarissa Marchese ed è una siciliana. Amen.