Non abbassare la guardia, mai. Non farlo soprattutto in tempi difficili in cui, per via dell’emergenza sanitaria, tantissime persone di tutte le età e di tutti i sessi si sono trovate a vivere con ulteriori difficoltà il percorso di screening e di cura.
In questo (alto) numero di nomi ci sono donne che vivono l’esperienza del tumore al seno o quella della prevenzione di questa neoplasia. Donne che, come la paziente del nostro Dottor Badiali di cui lui ha scelto di raccontare parte della storia sul suo sito, hanno aspettato con il cuore in gola una risposta da parte dei medici, empatizzando con questi professionisti che, tutti i giorni, si trovano a dare notizie che cambiano la vita a chi le ascolta e, purtroppo, non sempre in meglio.
La buona notizia è che, oggi come oggi, di tumore al seno si può guarire. La diagnosi precoce è fondamentale a tal proposito e permette, in caso di tumori inferiori al centimetro, di avere a che fare con percentuali di guarigione che superano il 95%.
La prevenzione è la chiave e il mese rosa indetto dalla LILT, arrivato ormai alla sua 28esima edizione, è l’ennesima occasione per ribadirlo, per ricordare che agli screening ci si deve approcciare senza vergogna, invitando le donne della propria vita a fare lo stesso soprattutto in questo periodo che, per forza di cose, ci invita a riflettere sul valore immenso che ha la salute e a prenderci cura con ancora più amore delle persone che abbiamo accanto.
Come ogni anno, siamo felici di dedicare al tema uno spazio sul nostro blog, una parentesi, seppur piccola, in cui vi invitiamo, amiche, a mettere sempre la prevenzione al centro. Più se ne parla meglio è. Non importa che sia ottobre o un altro mese dell’anno. Quello che conta, ribadiamo, e parlarne e dare il nostro contributo nel ricordare a ogni donna che ci segue che lo screening è l’arma più potente che abbiamo a disposizione.