Seattle è rock per eccellenza, città del grande Jimi Hendrix, patria della musica e della moda grunge, dei Nirvana, dei Pearl Jam e di molti altri gruppi alternative rock. Non ci sorprende quindi come proprio da questa metropoli americana possa partire una notizia come quella che stiamo per raccontarvi. Roxie Hunt, hair stylist di Seattle appunto, ha lanciato una “campagna” che invita le donne a non tagliarsi i peli delle ascelle. Il concetto è che si può essere femminili anche contrapponendosi ai canoni di bellezza della società contemporanea. La ragazza, in realtà, non si è inventata niente, perché l’ idea è stata riesumata dalla stessa azione abbracciata a suo tempo da celebrità come Madonna, Drew Barrymoore, Beyoncé, che, per un periodo hanno messo al chiodo cerette e rasoi. Il contributo “professionale” che ha portato Roxie all’iniziativa e da qui lo “scalpore”, è stato quello di personalizzare il colore delle ascelle, dato che spesso il colore di capelli delle donne non è quello originale e di conseguenza non si accorda con il resto. Anche ad essere garantisti, ci chiediamo se questa sia una protesta o più un’azione di comunicazione incentrata sulla promozione della stessa ragazza, già egocentrica ed eccentrica a prescindere. Ovviamente le proteste e le rivoluzioni non si fanno a voce bassa e quindi è bene attirare l’attenzione su temi da cui far partire riflessioni e confronti da e di vari punti di vista. Se questa azione provocatoria alimenterà un fenomeno in cui tante donne si riconosceranno, si potrà forse parlare di protesta riuscita. Purtroppo le proteste in generale, anche se raggiungono le ribalte nazionali e internazionali, durano poco e molto spesso non si risolve nulla.