Il 30% delle donne che ricevono una diagnosi di tumore al seno ha meno di 50 anni, una fascia di età esclusa dai programmi di screening nazionale.
Dovrebbe bastare questo dato, senza dubbio allarmante, a far capire che parlare di prevenzione non è affatto scontato, e che ben vengano tutte le iniziative organizzate in questo mese, da anni dedicato al tumore alla mammella e a tutto quello che si può fare per prevenirlo.
Non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo ogni giorno in mano la soluzione per prenderci cura della nostra salute e per combattere la patologia! Per fortuna oggi possiamo dire di avere una consapevolezza molto completa, impensabile per le donne delle generazioni passate.
Sentiamo parlare di diagnosi precoce, sappiamo quanto conta lo stile di vita e abbiamo la possibilità di accedere a una miriade d’informazioni sulla patologia e di sfatare tanti luoghi comuni dannosi (uno dei più diffusi riguarda l’impossibilità di fare figli dopo un cancro al seno).
Nonostante questo i passi da fare, almeno nel nostro Paese, sono ancora tantissimi. La LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) ha diffuso dei dati eloquenti in merito: solo il 60% delle donne tra i 50 e i 69 anni si sottopone agli screening previsti dal Servizio Sanitario Nazionale.
I numeri parlano e raccontano di una situazione grave, che può però essere affrontata con la prevenzione quotidiana, ossia partendo da alimentazione sana, eliminazione del tabacco e movimento fisico. Molto importante è anche aprirsi con il proprio senologo di fiducia e chiedere come e quando effettuare l’autopalpazione mensile.
La salute è davvero una questione di piccole scelte quotidiane! Una passeggiata all’aperto a passo sostenuto o un bel piatto di verdure fresche non sono dei semplici trucchi per tenersi in forma, ma dei modi per onorare il nostro corpo e per ricordare che la migliore medicina è lo stile di vita.