Stress, fattori ereditari, l’età che avanza, patologie, possono portare al diradamento dei capelli. Questo inestetismo è vissuto come un vero e proprio trauma psicologico da moltissime persone, ecco perché sono in tanti a richiedere i trattamenti per i capelli, ma quali soluzioni sono oggi disponibili?
Avere una chioma folta aiuta ad avere relazioni sociali migliori perché consente di avere una maggiore autostima e di conseguenza a vivere meglio anche con gli altri. Proprio per questo la maggior parte delle persone che si trova a dover affrontare diradamento o calvizie si rivolge a professionisti per cercare di porre rimedio a tale problema. Se in passato erano molti ad optare per la parrucca, oggi non è più così perché l’effetto finto resta, anche se sono stati fatti notevoli passi in avanti anche in questo settore. Le soluzioni definitive che possono essere messe in atto sono due: le iniezioni di biorivitalizzanti e Autotrapianto capelli con uso della tecnica F.U.E. sigla che sta ad indicare Follicular Unit Extraction.
I trattamenti per i capelli basati sulle iniezioni di biorivitalizzanti possono essere utilizzati sia per prevenire la caduta dei capelli, sia per curare la stessa. Si tratta di iniezioni a base di polinucleotidi PN, cioè biostimolanti di origine naturali ottenuti attraverso un meticoloso processo di estrazione e che contengono frazioni di DNA. I polinucleotidi utilizzati dall’Istituto Estetico Italiano sono prodotti da Mastelli, azienda leader nel settore e che li rende disponibili in siringhe pre-riempite. In questo modo è assicurata la massima igiene nel seguire il protocollo. Le iniezioni sono eseguite da personale esperto, prima di iniziare la procedura non è necessario eseguire l’anestesia. Il trattamento è comunque indolore il paziente può avvertire solo una leggera sensazione di bruciore. Il medico dopo aver distribuito in maniera uniforme il prodotto utilizza una luce LED per attivare i processi di replicazione dei polinucleotidi. L’uso di iniezioni biorivitalizzanti è consigliato sia in caso di diradamento dei capelli, sia in caso di alopecia areata. I primi risultati sono visibili già dopo il primo mese di trattamento. Ovviamente i tempi tra una seduta e l’altra sono concordati con il medico in base alle esigenze del paziente.
Un trattamento più invasivo e pensato per i casi più gravi è l’autotrapianto di capelli. Si è parlato fin dall’inizio di tecnica F.U.E., questa è di ultima generazione e va a sostituire la tecnica F.U.T. La seconda prevedeva il prelievo di una striscia di cuoio capelluto dalla quale venivano poi ricavati i follicoli da trapiantare nelle zone dove vi era diradamento. Questa tecnica comportava comunque la presenza di una cicatrice. La procedura denominata FUE prevede invece l’asportazione delle singole unità follicolari. Questo comporta l’assenza della cicatrice, quindi l’intervento è perfetto anche per tutti coloro che vogliono avere capelli folti, ma portarli corti, proprio come richiede la moda del momento con rasature che fanno tendenza. Inoltre si ha una distribuzione più uniforme dei capelli. La tecnica di prelievo è motorizzata quindi in breve tempo è possibile prelevare un gran numero di unità follicolari. Si procede quindi al nuovo impianto che richiede un’anestesia nell’area da trattare. Occorre sottolineare che dopo qualche settimana il paziente vedrà cadere dei capelli, questo è del tutto naturale perché l’importante è che sia attivo il bulbo dal quale andranno poi a ricrescere i nuovi capelli. I due trattamenti per i capelli visti, iniezioni biorivitalizzanti e trapianto, sono comunque compatibili quindi possono essere usati entrambi sui pazienti.
Sogni anche tu di avere di nuovo i tuoi folti capelli? Allora contatta i medici dell’Istituto Estetico italiano per scoprire quali trattamenti per i capelli sono adatti al tuo caso e ritrova il piacere di avere capelli sani.