L’intervento di rinoplastica, cioè rimodellamento del naso può essere eseguito con due tecniche: closed (chiuso) e open (aperto). Quali sono le differenze?
Il dott. Urbano Urbani spiega che è necessario premettere che qualunque chirurgo si occupi di interventi di chirurgia estetica e funzionale al naso deve essere in grado di praticare entrambe le tipologie di intervento cioè open e closed. Queste due tipologie non sono però sovrapponibili, nel senso che il chirurgo non può scegliere l’una o l’altra in base a criteri personali, ma in base all’obiettivo da raggiungere con l’intervento. La rinoplastica closed prevede che si intervenga senza incisioni, ma operando dall’interno delle fosse nasali. La rinoplastica open, o semplicemente a cielo aperto, prevede, invece, una piccola incisione alla base della columella che permette di scollare la parte cutanea e scheletrizzare tutto il naso.
La procedura closed di rinoplastica può essere utilizzata in tutti quei casi in cui non è necessario rimodellare la parte cartilaginea del naso e quindi non si incide sulla punta del naso.
La procedura open al contrario viene utilizzata quando si deve rimodellare la parte cartilaginea, ad esempio si vuole ridurre la punta. Il consiglio è di utilizzare la rinoplastica open tutte le volte in cui si ritiene necessario analizzare a fondo la struttura cartilaginea ed ossea del naso. In questo modo è possibile rimodellare e riproporzionare le strutture del naso in modo che ci sia una linea di congiunzione perfetta tra la parte alta e la parte bassa del naso.
In entrambe le tecniche di rinoplastica affidarsi ad un chirurgo esperto permetterà di avere un recupero funzionale in tempi brevi e pochi fastidi nella fase post operatoria.
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