Il 2 marzo va in scena la notte degli Oscar, la serata più importante del cinema internazionale. La chirurgia estetica è ormai protagonista dei red carpet assieme agli outfit e la tendenza di questi anni sembra proprio la ricerca di un risultato il più naturale possibile. Avete capito bene: i divi di Hollywood hanno abbandonato la rincorsa a look eccessivi e a volte un po’ caricaturali, per concentrare l’attenzione sulla filosofia del ritocco che “c’è ma non si deve vedere”.
Tutto questo avrebbe un’effettiva conferma nel maggior successo riscosso ai casting da attori con visi e corpi più naturali e quindi più adatti al mestiere che per eccellenza è legato alle trasformazioni fisiche e interiori. Cambia così il ruolo della chirurgia estetica: il medico che la pratica diventa quasi un consulente d’immagine al quale rivolgersi per chiedere consigli ad hoc.
I direttori dei casting tendono sempre di più a indirizzare gli attori verso questo genere di consulenze: la chirurgia estetica sta cambiando e il mondo del cinema internazionale ancora una volta anticipa le tendenze. Le statistiche di Hollywood parlano chiaro: il 95% degli attori over 40 si sono sottoposti a un intervento di chirurgia estetica o a un lifting e nell’80% dei casi non si vede quasi, perché l’effetto di un intervento ben eseguito è più che altro quello di un viso rilassato.
Chi sono le stelle del cinema internazionale ritoccate ma non troppo? Tra i vari nomi ricordiamo quello di Sandra Bullock (meravigliosa quasi cinquantenne) che ha fatto ricorso a punturine di filler, oppure quello della non più giovanissima Meryl Streep, che ha scelto la chirurgia estetica per ridurre le borse sotto gli occhi ma senza esagerare, per non stravolgere i lineamenti di un volto che è diventato famoso per aver interpretato in maniera magistrale personaggi di ogni tipo nel corso di una carriera con pochi paragoni. Anche la bellissima Scarlet Johansson è passata sotto i ferri del chirurgo estetico ma per una mastoplastica riduttiva, con l’obiettivo di rendere il suo look più sobrio e adatto a ruoli di natura drammatica.