Quando parliamo di aumento del seno al giorno d’oggi, è naturale pensare alle protesi mammarie, impianti di alta qualità ormai garantiti a vita contro complicanze come la contrattura capsulare. Utilizzate per la prima volta nel lontano 1962 – allora si impiegavano esclusivamente le protesi di silicone e non esistevano quelle in poliuretano – hanno rivoluzionato letteralmente la bellezza femminile.
Chiaramente anche prima di quell’anno le donne cercavano soluzioni per volumizzare il seno. I modelli estetici che andavano per la maggiore erano infatti quelli proposti da riviste come Playboy o dalla bambola Barbie, messa in commercio per la prima volta nel 1959 nel pieno del successo delle meravigliose forme di Marylin Monroe.
Gli stratagemmi utilizzati per raggiungere l’obiettivo erano a dir poco curiosi e, in alcuni casi, anche dolorosi. Per capirlo basta pensare alla popolarità dei corsetti strettissimi, tanto fastidiosi quanto poco funzionali allo scopo. Degni di citazione sono anche alcuni rimedi naturali, come per esempio l’olio di oliva e il burro di cocco.
Come non parlare poi delle ventose, usate con l’idea che la pressione esercitata dall’aria potesse aumentare il volume del seno? In questo caso, come in tutti gli altri, si parla di metodi assolutamente inefficaci.
L’unica soluzione per aumentare il seno in maniera definitiva è infatti la mastoplastica additiva, un’operazione sempre sul podio delle richieste di chi si rivolge al chirurgo estetico.
Sicura e veloce, può essere eseguita in day hospital con un’anestesia locale con leggera sedazione. Se vuoi saperne di più, torna a trovarci lunedì su queste pagine! Abbiamo preparato una sorpresa speciale per chi, come te, punta a sfoggiare un décolleté prosperoso e sensuale. Ti aspettiamo!