Torniamo in Gran Bretagna dopo il post di qualche giorno fa sulla vanità dei manager, questa volta per per parlare di chirurgia estetica. Analizziamo la situazione a livello più generale e parliamo dei dati del 2013 appena concluso, riguardanti la popolarità della chirurgia estetica. In base a quanto rilevato dalla British Association of Aesthetic and Plastic Surgery l’anno da poco finito è stato più che positivo per gli interventi di chirurgia estetica, il cui numero ha registrato un’ascesa molto forte.
Quali sono state le operazioni più popolari in UK nel corso del 2013? Il podio della chirurgia estetica oltre la Manica spetta alla lipoaspirazione, un intervento che ha registrato un incremento del 41% rispetto al 2012. A cosa è dovuta questa situazione particolarmente positiva? A una reazione culturale alla crisi che vede la popolazione impegnata ad affrontare questa temperie investendo sul proprio aspetto fisico, nonostante gli evidenti problemi in campo finanziario riscontrabili anche in un Paese che apparentemente non soffre come altri.
Come è messa l’Italia a questo proposito? Si possono confrontare i dati del 2013 sulla chirurgia estetica con quelli della Gran Bretagna? Il confronto è certamente possibile e vede il nostro Paese in una situazione più stabile per quanto riguarda l’incremento di interventi di chirurgia estetica nel corso del 2013.
A dirlo sono i vertici della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica) che individuano negli interventi soft le soluzioni più adottate da chi decide di ricorrere alla chirurgia estetica. La situazione è dovuta soprattutto alle differenti condizioni economiche del ceto medio italiano rispetto a quello UK e a un modo diverso di approcciarsi alle spese straordinarie. La popolarità della chirurgia estetica in Italia nel corso del 2013 è rimasta sostanzialmente stabile rispetto agli anni passati con un’ottima tenuta di posizione per interventi non soft ma molto classici, come mastoplastica additiva e blefaroplastica.