La chirurgia intima femminile è un particolare settore della chirurgia estetica in forte crescita.
La maggiore richiesta da parte delle pazienti di interventi come la labioplastica, la vaginoplastica o lo sbiancamento della zona perineale dipende da una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dal desiderio di piacersi senza limiti o tabù.
È importante sottolineare anche come tali interventi non rientrino solo nell’alveo della chirurgia estetica. Spesso, infatti, la chirurgia intima femminile può risolvere problematiche patologiche particolari, come vedremo meglio tra un attimo.
Nonostante nell’immaginario comune si pensi a questi interventi in termini più semplici rispetto ad altre operazioni di chirurgia estetica, è importante ricordare che si tratta comunque di interventi chirurgici, che anzi richiedono attenzioni particolari vista la delicatezza e l’importanza fisiologica della zona genitale.
Stai pensando di ricorrere alla chirurgia intima femminile e vorresti saperne di più?
Continua nella lettura di questo post e scopri le 10 cose che devi assolutamente sapere su questo tema!
Chirurgia intima femminile: 10 cose da sapere prima di sottoporsi all’intervento
- Interventi non solo estetici, ma anche funzionali.
Trattandosi dell’apparato genitale è piuttosto frequente che il ricorso alla chirurgia estetica abbia ragioni funzionali e non prettamente estetiche, volte a migliorare la qualità della vita della paziente, ad esempio dopo la gravidanza e il parto.
Con il passare degli anni e a seguito di eventi impegnativi per l’apparato genitale, come appunto il parto, possono verificarsi con frequenza situazioni in cui cambia l’anatomia della zona genitale.
Per quanto riguarda i genitali esterni, tali problematiche possono spesso risolversi proprio grazie al ricorso alla chirurgia intima femminile.
Il medico chirurgo saprà consigliarti per la tua problematica specifica.
- Anestesia locale o generale? Dipende.
Molti interventi di chirurgia intima femminile prevedono un’anestesia locale e tempistiche contenute, ma darlo per scontato è un errore.
Il tipo di anestesia e le tempistiche operatorie e post operatorie dipenderanno dalla complessità dell’intervento, che sarà valutata dal medico caso per caso.
In caso di anestesia generale, valgono gli stessi accorgimenti di ogni intervento chirurgico estetico. Considera un momento di riposo assoluto per almeno 48/72 ore successive all’intervento e tieni presente che nausea e vomito possono essere episodi normali che non devono destare preoccupazione.
- La chirurgia intima femminile può essere associata a sessioni di ginnastica intima, come ad esempio gli esercizi di Kegel volti a rinforzare il pavimento pelvico.
Gli esercizi per il rinforzo del pavimento pelvico sono un buon modo per prendersi cura della salute dei genitali e prevenire alcune patologie legate alla sua elasticità.
Nel caso di intervento chirurgico specifico, possono anche aiutare una rapida ripresa.
Attenzione, non improvvisare! Dopo l’intervento non prendere iniziative autonome e chiedi sempre consiglio al tuo medico prima di intraprendere gli esercizi.
- L’astensione dall’attività sessuale varia dal tipo di intervento.
Da 4 settimane a qualche mese, sarà il medico a stabilirlo in base alla complessità dell’intervento.
Da tenere presente che i tempi di recupero possono variare da paziente a paziente.
- Può essere utile per evitare patologie più gravi, come per esempio il prolasso dell’utero.
Il prolasso uterino è una patologia che può colpire la donna in conseguenza di una debolezza del pavimento pelvico. Naturalmente la ginnastica specifica per il pavimento pelvico è il primo aiuto cui ricorrere, ma in alcuni casi questo non basta e la chirurgia intima femminile può rappresentare una valida soluzione al problema.
- Può essere praticata anche sull’uomo, ad esempio nelle procedure di transizione e cambio sesso.
- È fondamentale affidarsi ad un chirurgo con esperienza in questo tipo di interventi.
Eventuali danni funzionali, infatti, possono essere permanenti e molto spesso non possono essere corretti con un secondo intervento.
La delicatezza della zona trattata e il rischio di complicanze che possono interessare l’intero apparato genitale devono più che mai convincere ad una ricerca accurata della persona cui rivolgersi.
- Ginecologo o chirurgo, dipende dall’esigenza della paziente.
Il ginecologo è la figura di riferimento quando si tratta di intervenire per risolvere problemi funzionali, mentre il chirurgo estetico è maggiormente specializzato quando si tratta di migliorare gli aspetti estetici.
In ogni caso è frequente una collaborazione di queste due figure per questo tipo di interventi, in modo da assicurare alla paziente un risultato pienamente soddisfacente da tutti i punti di vista.
- Meglio smettere di fumare prima di sottoporsi all’intervento.
Fumare non è mai una buona abitudine di salute e in caso di interventi chirurgici l’indicazione è quella di smettere.
Il perché è semplice: il fumo compromette la funzionalità del sistema cardiocircolatorio, andando ad inficiare la capacità di recupero e di cicatrizzazione dei tessuti post intervento.
- Benessere senza età.
La chirurgia intima femminile può rappresentare un valido aiuto per le donne di ogni età.
Troppo spesso si pensa, erroneamente, che la chirurgia intima sia appannaggio solo di donne giovani, ma non è così.
Indipendentemente dal dato anagrafico, ogni donna ha diritto di ritrovare il benessere fisico e psicologico che questi interventi possono dare.
Stai pensando di ricorrere ad un intervento di chirurgia intima femminile e vorresti avere maggiori chiarimenti ai tuoi dubbi?
Hai una problematica che riguarda l’anatomia della zona genitale e non sai se può essere risolta grazie ad un intervento chirurgico?
Contattaci, i nostri medici sono a tua disposizione per indicarti l’intervento più adatto ai tuoi bisogni ed accompagnarti nel percorso che ti porterà a vivere un nuovo benessere intimo.