Italiani popoli di santi, navigatori, poeti e amanti della chirurgia estetica. Abbiamo ricordato pochi giorni fa gli straordinari traguardi registrati nel 2013 dagli interventi dedicati alla bellezza e ora è il momento di capire cosa pensano davvero gli abitanti del Bel Paese sulla chirurgia estetica al di là delle richieste in sala operatoria.
La nostra penisola è letteralmente spaccata in due da questo punto di vista. Un’indagine online del Codacons – condotta nell’ambito del progetto “Sentinelle della Salute” – ha sondato l’opinione di un campione di soggetti tra i 18 e i 70 anni e i risultati hanno mostrato un’assoluta parità tra due punti di vista opposti, ossia la visione della chirurgia estetica come mero strumento di vanità fisica e l’approccio che la considera anche un’occasione per intervenire profondamente sul benessere psicologico, eliminando paure invalidanti.
Se osserviamo più a fondo questi esiti possiamo trovare delle curiosità interessanti, focalizzate per esempio nel fatto che sono soprattutto le donne a considerare la chirurgia estetica un fattore positivo anche per la psiche.
Questa differenza può essere senza dubbio positiva perché dimostra comunque un’attenzione alla specializzazione in tutte le sue sfaccettature e riesce a portare in luce i principali progressi tecnici. Discutere di chirurgia estetica è a nostro avviso molto utile in quanto rappresenta un’occasione per mettere in evidenza il lavoro di qualità.
Ben vengano quindi i sondaggi e ovviamente anche le vedute differenti, perché riescono a sottolineare l’impegno di chi ogni giorno lavora per migliorare le proprie competenze tecniche e umane, sempre con l’obiettivo di offrire il meglio ai pazienti!