Nella maggior parte dei casi le persone associano la femminilità al seno abbondante, ma non mancano persone che necessitano di una riduzione del volume del seno, in questo caso si agisce con una mastoplastica riduttiva. Di questo intervento si parla poco, ecco perché molti sono i dubbi delle pazienti, ecco i principali.
Di cosa si tratta esattamente? Questa la prima domanda che viene posta. La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia estetica volto a ridurre il volume del seno. Il chirurgo dopo aver praticato delle incisioni, va a svuotare parte del seno eliminando tessuto adiposo e parte del tessuto ghiandolare. Le tecniche per realizzare questo intervento sono diverse e la scelta viene compiuta dal medico in base all’entità del problema, l’elasticità cutanea e l’età della paziente. La durata dell’intervento è di circa 2-3 ore e viene eseguito in anestesia locale e sedazione.
Quando è consigliata? La mastoplastica riduttiva è consigliata in tutti quei casi in cui la paziente mostri un’ipoplasia della mammella, quindi ci sia stato uno sviluppo anomalo che porta problemi fisici, come dolore alla schiena, problemi posturali, macerazione nella zona del sotto-seno e sulle spalle in concomitanza con le spalline del reggiseno. Oltre ai problemi fisici, possono suggerire di sottoporsi ad un intervento chirurgico di mastoplastica riduttiva anche problemi psicologici, infatti, sono molte le donne che provano disagio ed imbarazzo ad avere un seno eccessivamente abbondante. Il problema è di tale rilevanza che in casi particolari può essere consigliato l’intervento anche prima dei 18 anni di età.
Posso allattare? Questa è un’altra domanda che pongono frequentemente le donne quando valutano l’ipotesi di sottoporsi ad una mastoplastica riduttiva. La prima cosa da dire è che le moderne tecniche chirurgiche permettono di eseguire l’asportazione di tessuto dalle mammelle senza compromettere l’allattamento. Dovendo però ridurre anche il tessuto ghiandolare, potrebbe esservi una quantità di latte ridotta, ma comunque lo stesso, pur essendo poco, ha gli anticorpi e tutte le proprietà benefiche del latte materno e quindi non si compromette la salute del neonato. Solo in rarissimi casi è possibile che vi sia la perdita della possibilità di allattare. In ogni caso il colloquio con il dottore aiuterà a capire quale sia la scelta migliore per la singola paziente, che potrebbe anche decidere di rimandare l’intervento, se possibile, al periodo successivo ad eventuali gravidanze.
Ci saranno cicatrici? Ovviamente laddove vi sono delle incisioni, vi sono delle cicatrici, ma il loro aspetto dipenderà molto dall’elasticità cutanea della paziente e dagli accorgimenti che adotta nella fase post-operatoria. Le incisioni sono praticate in zone non particolarmente visibili, cioè nell’area circostante il capezzolo, in questo modo sarà nascosta nei contorni dell’areola. Se necessario, sarà praticata un’incisione anche in verticale dall’areola, in questo caso con il costume e il reggiseno le cicatrici saranno nascoste. Infine, in casi particolarmente importanti sarà necessario eseguire anche un’incisione nel sotto-seno, che resterà nascosta in tale piega.
Qual è l’aspetto del seno? Con la mastoplastica riduttiva oltre a ridurre il volume del seno, lo stesso sarà rialzato in modo da avere un décolleté tonico e sodo. I risultati cominceranno ad essere visibili già dopo qualche giorno, infatti la mini-invasività dell’intervento fa in modo che ecchimosi e lividi siano ridotti e comunque tendano e regredire in pochi giorni. Per circa quattro settimane sarà comunque necessario indossare un reggiseno contenitivo utile a consolidare i risultati raggiunti.
Hai un seno eccessivo e vuoi saperne di più sulla mastoplastica riduttiva? Contatta IEI e chiedi ai chirurghi esperti, sono a tua completa disposizione per ogni dubbio.