Ci risiamo! Altra brutta notizia dal mondo della medicina e chirurgia estetica e noi, che facciamo parte di questo mondo, ci chiediamo come sia possibile che queste situazioni abominevoli si verifichino ancora. Com’è possibile che una ragazza bellissima, una modella coreana, Hang Mioku, abbia distrutto, con le sue stesse mani, per sempre, quelli che erano i suoi meravigliosi lineamenti? Cosa scatta nella testa di una persona per arrivare ad acquistare delle dosi di silicone al mercato nero, da iniettarsi da sola, per poi passare all’olio da cucina? La risposta è che Hang Mioku era malata, era ossessionata dalla bellezza e fin da giovanissima aveva fatto ricorso alla chirurgia e medicina estetica sottoponendosi a decine di interventi estetici.
La dipendenza da chirurgia e medicina estetica è una vera e propria malattia, come la dipendenza da alcol, da droga, da gioco e va curata prima che sia troppo tardi, prima che, come in questo ultimo caso, è davvero difficile tornare ad essere quello che si era.
In America questo disturbo viene chiamato, BDD, Body Dysmorphic Disorder e viene curato a Los Angeles, in una clinica specializzata in disturbi mentali legati al corpo. Da uno studio è stato rilevato che già il 2% degli americani soffre dell’ossessione dell’imperfezione fisica immaginaria, in cui si ha una percezione distorta della realtà. Esempi di celebrità che soffrono di questa malattia sono molte: Uma Thurman, convinta di essere rimasta grassa dopo la gravidanza, Michael Jackson, Cher, Melanie Griffith e la lista è ancora lunga…
La prevenzione e la sensibilizzazione contro questa patologia psichiatrica deve essere fatta prima di tutto dai medici che devono valutare, in sede di visita pre intervento e non solo, se si tratta effettivamente di un disagio ed inestetismo fisico visibile e risolvibile con un intervento di medicina o chirurgia estetica, oppure, se si tratta di un’ossessione curabile solo con un supporto psicologico.