Dal chirurgo estetico si va non solo per eliminare i piccoli accumuli di grasso sulle cosce o per regalarsi un seno nuovo e più prosperoso. Sempre più persone si rivolgono alla chirurgia e alla medicina estetica anche per combattere la cosiddetta sindrome di Balzac, altisonante modo per definire il doppio mento (e per omaggiare il celebre scrittore francese).
I centimetri di pelle in più all’altezza del collo sono un cruccio molto sentito. Chi vive in prima persona questo inestetismo può provare infatti un forte disagio e, nei casi peggiori, arrivare ad avere difficoltà a farsi fotografare. Secondo dati provenienti da oltre oceano, un americano su due dai 18 ai 57 anni si preoccupa del doppio mento. Alcuni sono ossessionati a tal punto da pensare di essere giudicati negativamente dagli altri per questo inestetismo.
Diffuso soprattutto tra le donne e causato nella maggior parte dei casi dal peso in eccesso, il doppio mento può essere sconfitto ricorrendo alla chirurgia estetica. Quando la situazione risulta particolarmente grave e la perdita di peso (importantissima!) non è sufficiente, si può ricorrere al lifting del collo.
Nelle situazioni più lievi, ossia caratterizzate da un accumulo di grasso non eccessivo a livello del mento, vanno benissimo i trattamenti mini invasivi come il Neck Tite. Manipolo di BodyTite che concretizza un riscaldamento mirato dei tessuti, basa la sua efficacia sulla RFAL (lipolisi radiofrequenza assistita). Agisce infatti sia sui depositi di grasso, sia sul rassodamento del tessuto esterno.
Il trattamento può essere eseguito a livello ambulatoriale previa sedazione leggera o anestesia locale. Una volta terminato il tutto, è possibile tornare a casa senza problemi. I risultati cominciano a vedersi bene dopo 6/12 settimane.
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