Abbiamo parlato poche settimane fa del successo della chirurgia estetica in Arabia Saudita e oggi non ci allontaniamo di molto, approfondendo il ruolo di Dubai come città che dal 2006 ha visto triplicare il numero d’interventi di chirurgia plastica ed estetica. La capitale degli Emirati Arabi Uniti ha detronizzato Beirut da questo punto di vista, e sono già numerosi i medici libanesi che si stanno trasferendo per aggiornarsi.
Grande spazio ha anche il turismo “estetico”: secondo quanto rilevato dalla Dubai Health Association, solo nel 2012 il numero di persone che dall’estero ha raggiunto la capitale degli Emirati per operarsi è aumentato dell’8,7% e il tasso è in continua crescita. Osservare il panorama della chirurgia estetica a Dubai è davvero interessante: circa il 15% delle operazioni effettuate in tutta la città sono richieste da uomini, molti dei quali sotto i 23 anni, che vedono il bisturi come un vero e proprio investimento per il futuro anche dal punto di vista lavorativo.
Per quanto riguarda le donne, come abbiamo già avuto modo di ricordare, il velo non è un ostacolo per la chirurgia estetica, anche grazie all’influenza di modelli mediatici occidentali e alla fama di cantanti come Nancy Ajram e Alissa, che hanno un forte seguito di fan in tutta l’area mediorientale.
Questa situazione ha un ovvio rovescio della medaglia che ha messo in allarme gli stessi medici: i pazienti arabi tendono a ricorrere alla professionalità del chirurgo estetico con molta più facilità rispetto a quelli occidentali. La liposuzione non è per esempio percepita come una ratio finale successiva a diete e ginnastica, ma come un intervento quasi di routine, al quale fare ricorso non appena si prende qualche chilo.
Anche sotto il sole degli Emirati c’è chi non si fa mancare eccessi quando si parla di chirurgia estetica!