E’ sempre una questione di gusti: chi lo vuole piccolo e sodo e chi lo brama grande e tonico.
Ma il fenomeno B side oversize negli ultimi anni si è diffuso: ammirazione e assicurazione per questa importante parte del corpo, come quando, alla fine degli anni 90, Jennifer Lopez dichiarò di aver assicurato il suo bellissimo sedere. Da allora, sono state e sono le celebrità dello star system americano a promuovere il concetto che, il sedere più è prorompente, esagerato e tonico e più va messo in mostra. Kim Kardashian ne ha fatto un business bilionario e cantanti e ballerine come e Iggy Azalea e Nicki Minaj, ne hanno fatto materiale musicale.
E così se eravamo abituati a vivere in un mondo dove le longilinee Kate Moss e Gwyneth Paltrow erano le regine, oggi, ciò che prima era spesso ghettizzato e apprezzato solo in certi contesti ristretti e non certo patinati, è diventato un vero e proprio movimento di emulazione. Ne sanno qualcosa le tantissime fans di Rihanna e Beyoncé, ben fiere della loro imponente presenza posteriore. Una tendenza che anche nella chirurgia estetica sta riscontrando molta popolarità con la richiesta della gluteoplastica per rimodellare i glutei appunto. Grazie a questo intervento è possibile correggere i glutei piatti e piccoli e/o sollevare il sedere cadente e rilassato con l’aiuto dell’inserimento di protesi oppure grazie al lipofilling, quest’ultimo particolarmente indicato nei pazienti con una buona disponibilità di grasso da aspirare in altre aree del corpo.
Sarà perché questa moda è nata in America, fatto sta che i dati diffusi dall’Asps (American Society of Plastic Surgeons) sono chiari: la richiesta di interventi di gluteoplastica sta crescendo, anche se le cifre sono molto inferiori ad altre operazioni di chirurgia estetica come la mastoplastica additiva, la liposuzione-liposcultura e la blefaroplastica.