Instagram non è solo il palcoscenico social preferito dalle dive italiane e internazionali, ma anche un contesto che può alimentare il desiderio di interventi di chirurgia estetica non necessari. A lanciare l’allarme è uno studio promosso dall’American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery, che ha analizzato 2.700 richieste di operazione.
Il 30% è risultato non indispensabile e legato indissolubilmente a uno stato di ipercritica nei confronti della propria figura, osservabile in maniera più minuziosa grazie al boom dei social fotografici e soprattutto a quello del selfie.
E’ addirittura possibile stabilire uno spartiacque: dalla notte degli Oscar, che ha visto Ellen Degeneres immortalarsi assieme a tanti altri divi di Hollywood e creare una case history universale, i social sono entrati di prepotenza negli studi dei professionisti di chirurgia estetica.
Sempre più pazienti si rivolgono al medico perché insoddisfatti di come appaiono su Instagram, una piattaforma di networking dove i filtri senza dubbio aiutano a migliorare un po’ la situazione, ma non riescono per esempio a eliminare la stanchezza dal viso.
Succede così che sempre più persone optino per la strada della chirurgia estetica per soddisfare quelli che in molti casi sono capricci momentanei e che non necessitano certo dell’intervento del bisturi. Molti si stupiscono quando pensano all’autoscatto (vi ricordate quando veniva ancora chiamato così?) e si rendono conto che è diventato uno strumento di marketing…quali commenti si possono fare riguardo alla sua influenza sul mondo della chirurgia estetica? Ai posteri l’ardua sentenza, ma soprattutto il compito di sorridere commentando le tante social bizzarrie che ogni giorno viviamo più o meno direttamente!