Sono trascorsi pochi decenni da quando la chirurgia estetica è diventata popolare nel mondo occidentale, dando a tantissime persone la possibilità di sottoporsi a interventi fino a poco prima appannaggio solo di attrici e modelle.
Di acqua sotto i ponti ne è passata dagli anni 70/80 e i cambiamenti tecnici e sociali che hanno coinvolto la chirurgia estetica sono stati numerosi. Tra i più significativi ricordiamo l’aumento di pazienti asiatici che scelgono di sottoporsi a interventi specifici con l’obiettivo di acquisire una fisionomia più simile a quella occidentale.
Confine, tra l’Asia e i Paesi, in cui la chirurgia estetica è nata e si è affermata come scienza è la Russia, che negli ultimi vent’anni si è aperta molto allo stile di vita e alle tendenze occidentali, quindi anche alla chirurgia e alla medicina estetica. Queste soluzioni sono scelte soprattutto da chi ha un reddito alto e le cliniche più rinomate si trovano ovviamente nei grandi contesti urbani, come per esempio Mosca.
Quali sono le operazioni più richieste dai pazienti dei chirurghi estetici russi? La mastoplatica additiva – le donne puntano molto al corpo leggermente pieno ed elegante – la blefaroplastica e la liposuzione, anche se si parla di un aumento degli interventi di rimodellamento dei glutei.
I canoni di bellezza – risale all’estate scorsa un esperimento internazionale molto interessante sul tema – vedono quindi le donne russe preferire un modello fisico più florido rispetto a quello in voga nel Bel Paese, dove si ricerca molto la diminuzione della massa adiposa.
La chirurgia estetica in Russia sta vivendo una crescita importante e questo è testimoniato anche dall’aumento di pazienti di sesso maschile che, come accade anche in Italia, tendono spesso a non confessare il ricorso al bisturi. Quando si tratta di uomini che faticano ad ammettere di essere vanitosi davvero tutto il mondo è paese.