Andiamo subito al punto. Jane Fonda ha 77 anni e ne dimostra almeno 15 di meno: ringrazia a voce alta la medicina e la chirurgia estetica. Nella lunga intervista che la rende protagonista sull’ultimo numero di Vanity Fair, la signora Fonda è molto chiara e diretta quando le viene chiesto se per una donna è difficile trovare lavoro a Hollywood dopo i cinquanta o i sessanta, o i settanta: “MOLTO”, strilla. “Io sono stata una star del cinema, e tanti film me li sono prodotti da sola. Ma adesso ho 77 anni, e certe opportunità sono semplicemente scomparse. La discriminazione nei confronti degli anziani è più viva che mai. Gli uomini possono invecchiare, perché a renderli più desiderabili è il potere, per le donne ruota tutto intorno all’aspetto. Nei maschi, poi, il desiderio è una questione soprattutto visiva, e quindi vogliono donne giovani. Per cui a noi tocca tentare di rimanere giovani“. E se si inchina a chi accetta di invecchiare senza nessun aiuto, lei si dice non coraggiosa su questo punto:”Io sono coraggiosa in tante cose, ma non in questa. In più ho bisogno di lavorare, per cui qualche intervento me lo sono fatto. Niente di eccessivo, in fin dei conti non è che le mie rughe non si vedano! Ma credo di averci guadagnato una decina d’anni di lavoro“. E come darle torto. Jane Fonda, a differenza di tante altre nella stessa posizione, non ha mai nascosto di essersi sottoposta ad interventi di medicina e chirurgia estetica per migliorare guance, palpebre e borse sotto gli occhi.
L’aspetto di questa donna non è fasullo, è rimasto autentico, elegante e curato. Questi sono gli esempi che promuoviamo, che vorremmo vedere e siamo sicuri: qualcosa sta cambiando, in meglio, tanto che di facce mummificate e snaturate dalla medicina e chirurgia estetica, ne vedremo sempre meno. Per fortuna.