Reazioni pesanti da Buckingham Palace a seguito della pubblicazione, da parte della dottoressa inglese Gabriela Mercik, di un post finalizzato a promuovere l’intervento di lifting viso. A cosa è dovuto il motivo di una tanto illustre reazione? Al fatto che per il suddetto contenuto sono state utilizzate due foto di Kate Middleton, Duchessa di Cambridge e futura regina d’Inghilterra.
Il post in questione, cancellato poi da Instagram, non è stato l’unico che, in questi mesi, ha scatenato le ire della corte inglese. Già lo scorso luglio il chirurgo Munir Somiji aveva utilizzato delle immagini della moglie del Principe William per promuovere il baby botox.
Questo trattamento di medicina estetica viso prevede l’inoculazione di una quantità di tossina botulinica leggermente inferiore al normale (si tratta di un approccio spesso adottato da chi inizia a fare ricorso alla medicina estetica e intende muoversi in maniera particolarmente soft).
Sia la scorsa estate sia oggi, la reazione della corte britannica è stata lapidaria e orientata alla smentita categorica. L’unica differenza rispetto al caso del baby botox riguarda il fatto che, a questo giro, il post è stato pubblicato da una professionista che ha avuto direttamente a che fare con un membro della royal family.
Alla dottoressa Mercik si è infatti rivolta niente meno che Sarah Ferguson, intenzionata a non sfigurare il giorno del matrimonio della sua secondogenita Eugenie, convolata a nozze lo scorso anno.
Fergie, a differenza della Duchessa di Cambridge, non ha certo nascosto questa sua decisione e, addirittura, è apparsa in un post sul profilo Instagram della dottoressa.
C’è da dire che la ex moglie del Principe Andrea deve rispondere a obblighi di protocollo ben diversi rispetto a quelli che regolano la vita di Kate Middleton, la quale difficilmente ammeterà di aver fatto ricorso a interventi o protocolli di bellezza.
Per certi versi peccato, perché la consorte di William è un ottimo esempio di come il ricorso alla medicina estetica intelligente possa aiutare a migliorare la propria bellezza senza stravolgerla.