Tutte le donne che pensano di sottoporsi alla mastoplastica additiva, intervento di chirurgia estetica tra i più richiesti assieme alla liposuzione – liposcultura, si fanno domande sulla resistenza delle protesi mammarie. Non c’è da sorprendersi, dal momento che il seno è simbolo incontrastato di sensualità e che le aspettative sono sempre alte quando ci si rivolge al chirurgo estetico.
Fare chiarezza in merito è fondamentale e la prima cosa da dire è che, al giorno d’oggi, con le protesi di nuove generazione realizzate in poliuretano si può stare assolutamente tranquille.
Gli impianti che vengono utilizzati, infatti, vengono innanzitutto sottoposti a scrupolosi test meccanici. In secondo luogo sono riempiti di gel siliconico coesivo, il che è un grande vantaggio. In caso di danni alla membrana che riveste la protesi, il materiale non fuoriesce. La rottura, quindi, non è più un aspetto di cui preoccuparsi, dal momento che l’impianto tiene perfettamente.
Come non ricordare poi che le protesi mammarie di nuova generazione sono garantite contro la contrattura capsulare?
Non c’è che dire: sottoporsi a una mastoplastica additiva oggi significa scegliere un intervento sicuro, efficace e rapido, del quale si ha modo di conoscere il probabile risultato già dalla prima visita conoscitiva.
Grazie a Crisalix, innovativo software di simulazione 3D è possibile, partendo da tre foto standard della paziente, simulare l’esito dell’operazione aggiungendo “virtualmente” le protesi, che possono essere anatomiche o tonde.
Se vuoi saperne di più e scoprire se hai le indicazioni per l’intervento di mastoplastica additiva, contatta lo staff IEI e prenota la prima visita gratuita, durante la quale potrai porre tutte le domande che vorrai sulle caratteristiche delle protesi, sulla loro tenuta e sul post operatorio!