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Mastoplastica riduttiva per le sportive: quando e perché ricorrervi

21 Ago 2018

Avere un seno prosperoso per molte è un sogno, ma può diventare un incubo se si pratica molto sport, soprattutto a livello agonistico, ecco perché spesso le sportive ricorrono alla mastoplastica riduttiva. Ecco cosa sapere.

Sullo sport vi sono tanti falsi miti, ad esempio molte donne ritengono che praticare nuoto porti ad una diminuzione del volume del seno. In realtà non è così perché semplicemente vi è una trasformazione del tessuto, infatti il seno è formato soprattutto da tessuto adiposo, una costante attività sportiva porta a ridurre la massa grassa in favore di quella magra. Quindi sicuramente il seno sarà più tonificato, ma non diminuisce. Probabilmente però avete anche notato che le nuotatrici non hanno un seno grande, un esempio è Federica Pellegrini, questo è quasi naturale perché con un seno particolarmente abbondante avere buone prestazioni è difficile. Non solo, quando si fa sport, che si tratti di corsa, nuoto, lancio del disco, atletica, i continui sobbalzi a cui il seno grande è sottoposto possono provocare dolore. Questo è dovuto a veri e propri micro-traumi causati dai movimenti. Un altro ostacolo è rappresentato dal peso del seno. Ecco perché in alcuni casi chi ama lo sport e vuole lavorare a livello agonistico propende per una mastoplastica riduttiva.

Si tratta di un intervento che mira a ridurre il volume del seno. Questo effetto si ottiene attraverso l’asportazione di parte del tessuto adiposo e del tessuto ghiandolare. In casi limite, cioè dove vi è un seno eccessivamente sviluppato, la mastoplastica riduttiva oltre a migliorare le prestazioni aiuta anche ad avere una postura migliore e ridurre dolori alla schiena. Questi possono essere particolarmente fastidiosi soprattutto per chi pratica sport e deve essere sempre in forma per poter affrontare gli impegni. I dubbi di molte sportive circa la mastoplastica riduttiva riguardano la possibilità successiva di allattare, infatti, le sportive tendono a rimandare la gravidanza al termine della carriera agonistica e non vorrebbero poi avere problemi con l’allattamento. A tal proposito deve essere ribadito che il seno mantiene la sua funzionalità in quanto parte del tessuto ghiandolare resta intatto.

Quando si decide di affrontare un intervento di mastoplastica riduttiva per migliorare le prestazioni sportive e non avere l’ingombro di un eccessivo seno che si muove mentre si fa attività fisica, è bene tenere in considerazione i tempi del recupero post operatorio in modo che sia facile coordinare l’intervento con gli impegni sportivi. Infatti anche se le tecniche chirurgiche sono notevolmente migliorate e il recupero post operatorio è molto più veloce rispetto al passato, è bene comunque porre attenzione. L’intervento dura circa 2-3 ore e viene eseguito in anestesia generale. Dopo l’operazione sarà necessario indossare un reggiseno contenitivo per circa 4 settimane. Si tratta del reggiseno solitamente indossato dalle sportive quindi questo non crea particolare disagio. Il reggiseno contribuisce a dare al seno una forma gradevole dopo l’intervento, inoltre evita che con i movimenti possa essere compromessa la cicatrizzazione, infatti il reggiseno contenitivo aiuta a mantenere il seno fermo. Dopo la mastoplastica riduttiva per 7-8 giorni è necessario evitare movimenti bruschi con le braccia ed è bene anche evitare di alzarle e di guidare. Per quanto invece riguarda il recupero dell’attività sportiva è necessario attendere 6-8 settimane.

Vuoi migliorare le tue prestazioni sportive ma hai un seno troppo sviluppato? Chiedi ai medici dell’Istituto Estetico Italiano se vi sono le condizioni per una mastoplastica riduttiva.

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