Il fenomeno della chirurgia estetica etnica è una realtà internazionale che non si può assolutamente ignorare. Il trend riguarda soprattutto le donne orientali, disposte a spendere cifre altissime e a sottoporsi a procedure chirurgiche dolorose per rincorrere l’ideale della bellezza occidentale.
Il tabloid inglese The New Day ha recentemente dedicato a questa tendenza un ampio reportage, focalizzandosi in particolare sulle numerose cliniche della capitale inglese che propongono alle donne di etnia asiatica trattamenti che vanno dalla blefaroplastica che aggiunge una piega in più alle palpebre – una caratteristica somatica che manca agli orientali – fino alle operazioni di chirurgia estetica per ovalizzare il viso.
Ovviamente vanno forte anche i trattamenti di medicina estetica, tra i quali possiamo ricordare i filler a base di acido ialuronico per aumentare il volume del naso. Le opinioni al riguardo di chirurghi e i medici estetici sono in generale contrarie, considerato che non si interviene su delle imperfezioni o sui segni del tempo che avanza, ma su caratteristiche che definiscono in maniera importante l’identità di un individuo e la sua appartenenza a un determinato contesto culturale.
Se poi si ricorda il fatto che alcune delle operazioni più richieste da queste donne, sono molto invasive e i post operatori molto dolorosi, si ha il quadro completo di una tendenza che è stata condannata non solo dai medici ma anche da diversi esperti di antropologia. Sottolineano infatti che chi sceglie di sottoporsi a questi interventi, minimizzando i propri tratti etnici, incontra molto spesso dei problemi psicologici e di integrazione sociale.