Renée Zellweger, che tornerà presto sul grande schermo vestendo i panni dell’attrice Judy Garland, ha recentemente parlato delle critiche ricevute diversi anni fa e relative al ricorso alla chirurgia estetica.
Intervistata per New York Magazine, l’attrice 50enne ha affermato che le suddette critiche la rendevano triste.”Non devo essere bella per gli altri, la bellezza non è quella. È tutt’altro”: queste parole fanno senza dubbio riflettere e mettono in primo piano un aspetto importantissimo.
Ci danno modo di rammentare che qualsiasi miglioramento fisico frutto del ricorso alla chirurgia o alla medicina estetica deve essere fatto prima di tutto per sentirsi a proprio agio con il proprio corpo o il proprio viso. Come ricordiamo spesso, amare la propria unicità – che implica anche la scelta di renderla ancora più bella grazie alla chirurgia e alla medicina estetica – è il primo passo per sentirsi bene anche con gli altri.
La Zellweger ha cominciato a essere oggetto di commenti anche molto pesanti a partire dal 2014, quando è apparsa sul red carpet degli Elle Women in Hollywood Awards con un viso decisamente meno paffutello rispetto a quello sfoggiato nei panni di Bridget Jones.
Da allora si è parlato di lifting, di blefaroplastica e di altri interventi. Soprattutto, molti si sono espressi con toni a dir poco sgradevoli, etichettando una donna bellissima e di talento. L’interprete di Bridget Jones, che ha parlato recentemente anche della pausa da Hollywood affermando di aver scelto di iniziarla perché non si stava prendendo abbastanza cura di se stessa, con l’intervista a New York Magazine ha aperto una pagina molto importante.
Ci auguriamo che le sue parole facciano riflettere chiunque abbia criticato lei o chiunque altro per aver fatto ricorso alla medicina e alla chirurgia estetica, ma anche che arrivi presto il giorno in cui una donna bella e di successo non dovrà più giustificarsi per aver scelto di migliorare il proprio aspetto!