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Ritrovare autostima e serenità con l’autotrapianto capelli F.U.E.

22 Gen 2018

La bellezza dei capelli è decisiva per sentirsi davvero sereni e soddisfatti del proprio aspetto fisico. Come ben si sa, molto spesso è messa a repentaglio da condizioni complesse come la calvizie. Per raccontarne le conseguenze non bisogna limitarsi alla questione estetica.

Come già detto, il problema della calvizie può avere un impatto anche a livello psicologico e diminuire l’autostima. Come intervenire? A questa domanda si risponde quasi sempre chiamando in causa il trapianto di capelli. Si tratta di una soluzione efficace? Per capirlo, è bene andare un po’ più a fondo e approfondire le cause della condizione.

Le cause della calvizie, principale sintomo di patologie come l’alopecia, riguardano il testosterone, l’ormone androgeno per eccellenza, e la prostaglandina PGD2.

Il testosterone, tramite l’azione di un enzima, si trasforma in DHT. La conseguenza di tutto ciò è un’eccessiva produzione di sebo, che soffoca il bulbo impedendo la crescita del capello. La prostaglandina PGD2, invece, agisce provocando un assottigliamento dei follicoli piliferi e atrofizzandoli.

A contribuire all’insorgenza della calvizie ci pensano poi altre concause, tra le quali ricordiamo lo stress e la cattiva alimentazione.

Ecco perché, per ottenere risultati definitivi ed evitare il rischio di shock loss (un trauma che, in caso di trapianto, interessa i capelli nativi), bisogna agire in maniera mirata.

La tecnica di autotrapianto capelli F.U.E. (Follicular Unit Extraction) consente di farlo. Eseguito in anestesia locale, questo intervento dura poche ore e si divide in due fasi. La prima, nota come fase di espianto, prevede il prelievo dalla zona donatrice delle unità follicolari, che viene effettuato senza incisioni tramite bisturi cilindrici.

Si procede poi con la fase di impianto, che inizia con l’anestesia dell’area ricevente. A questo punto diventa fondamentale l’abilità del chirurgo che, dopo aver effettuato dei piccoli fori con aghi finissimi, deve introdurre nel cuoio capelluto le unità follicolari prelevate precedentemente. Essenziale è ovviamente seguire l’orientamento dei capelli già presenti.

Utilizzata da più di vent’anni in tutta Europa, questa tecnica non prevede punti di sutura e viene associata a una stimolazione delle cellule presenti nella papilla dermica del follicolo.

Per quanto riguarda il post operatorio, bisogna ricordare che, dopo qualche mese dall’intervento, quasi tutti i capelli impiantati cadono. Bisogna preoccuparsi? Assolutamente no! Dopo poco tempo, infatti, i follicoli inizieranno a produrre dei capelli nuovi e la ricrescita risulterà molto naturale.

Nei giorni successivi all’autotrapianto capelli è bene fare attenzione a non sollecitare troppo la zona trattata ed evitare di lavarsi i capelli. Dopo una settimana sarà possibile tornare a fare la doccia normalmente.

Vuoi informarti meglio in merito e capire se hai le indicazioni giuste per l’autotrapianto di capelli? Contatta ora la sede IEI più vicina a casa tua e fissa la prima visita con la dottoressa Cannatà!

 

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