C’è chi non ne ha bisogno o almeno pensa, c’è chi la detesta e mai si sognerebbe di affidarsi a lei, forse solo perché la chirurgia e la medicina estetica da ancora adito a pettegolezzi e disapprovazione sociale soprattutto nel mondo maschile. Negli ultimi tempi però, si è vista alzare clamorosamente la tendenza degli uomini a frequentare gli studi e le cliniche di chirurgia plastica: si sa, il maschio italiano è riconosciuto tra i più vanitosi e affascinanti del mondo e anche se in netto ritardo rispetto agli omologhi statunitensi, sta cominciando a scandagliare quello che era considerato tabù. Così, alcuni, i più realistici, se prima si limitavano ad andare dal barbiere, fare sedute settimanali in palestra e utilizzare la crema antirughe prima di andare a letto, oggi capiscono come interventi di chirurgia estetica come la rinoplastica o la blefaroplastica possano restaurare e migliorare una situazione di perfetta funzionalità, mentre altri, come la ginecomastia, possano riequilibrare l’aspetto fisico. E’ quindi un miglioramento personale e non solo una questione di vanità maschile la decisione di farsi aiutare dalla chirurgia estetica, che si sta evolvendo sempre più velocemente per migliorare le tecniche di intervento e per trovare soluzioni all’avanguardia adatte ad un numero crescente e variegato di pazienti. In realtà, sono davvero pochi coloro che ricorrono al bisturi se non necessario e qualora non ci siano benefici nell’intervento che si vuole effettuare, il chirurgo plastico ha il dovere di far desistere il paziente. Purtroppo questo è un tema caldo, di cui parliamo spesso. Vogliamo ancora ribadire quindi, che non è la chirurgia estetica a deturpare la persona, ma l’uso che sedicenti professionisti ne fanno e si intendono, non solo i “macellai” che operano negli scantinati e nell’illegalità, ma anche quei professionisti che non riescono ad indirizzare, consigliare e seguire il paziente verso trattamenti adeguati e sanno dire quando si è passato il limite. Il chirurgo specialista non deve essere solo un bravo esecutore materiale dell’operazione, ma anche “Cicerone” nella scelta degli interventi che possono essere effettuati. Solo in questo modo potremmo sconfiggere l’uso improprio e totalmente sbagliato della medicina e chirurgia estetica.