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Vorresti avere di nuovo un seno alto e sodo? Per te c’è la Mastopessi!

20 Nov 2018

Gravidanze, diete drastiche, l’età che avanza portano il seno a perdere la sua normale tonicità. Il risultato è un seno cadente e una silhouette poco armonica, ma ritrovare la forma perfetta è possibile con la mastopessi.

Tutte conoscono la mastoplastica additiva o più semplicemente la chirurgia estetica per l’aumento del volume del seno, ma poche hanno sentito parlare della mastopessi, intervento che consente di risollevare i tessuti del seno e quindi evitare l’antiestetico effetto del seno cadente. Le persone a cui è consigliato questo intervento sono donne che soffrono di ptosi mammaria di lieve o grave entità, cioè un vero e proprio cedimento dei tessuti che in alcuni casi si manifesta con un capezzolo rivolto verso il basso o che si trova al di sotto del solco sotto-mammario. Ciò a causa di una grave lassità dei tessuti che non riescono più a sostenere la ghiandola mammaria. In questi casi se la donna ha tessuto mammario sufficiente e non vuole aumentare il volume del seno si procede alla sola mastopessi, ma se i tessuti sono anche svuotati può essere consigliato abbinare all’intervento anche l’inserimento di protesi mammarie.

L’intervento di solito viene eseguito con un’anestesia di tipo locale, raramente può essere consigliato procedere con un’anestesia generale. Quando la ptosi mammaria non è di grave entità è possibile usare la tecnica Round Block,questa consente di intervenire e risollevare i tessuti con una sola incisione circolare intorno all’areola del seno. La stessa sarà successivamente invisibile. Quando non è possibile utilizzare questa procedura si applica la tecnica di “Lejour” che prevede l’incisione peri-areolare unita ad una verticale dal capezzolo fino al solco sotto-mammario, questa con il tempo diventa appena percettibile e comunque anche indossando abiti molto scollati non si vede. Solo in casi rari è necessario procedere anche ad un taglio orizzontale ad ancora. Una volta eseguita l’incisione i tessuti vengono sollevati e il capezzolo viene riposizionato più in alto, la pelle in eccesso viene eliminata e quindi si procede alla sutura.

Prima di eseguire la sutura, se la paziente ha manifestato la volontà di inserire delle protesi, si procede anche a tale inserimento che può avvenire con tecnica retro-muscolare, retro-ghiandolare o dual plane, proprio come in una normale mastoplastica additiva. L’inserimento di una protesi specialmente se ad alta proiezione consente di dare una forma più armonica al seno. In seguito all’intervento viene applicata una medicazione, la stessa viene tolta dopo circa 4-5 giorni. Per alcune settimane sarà anche necessario indossare un reggiseno contenitivo che aiuta a dare una forma piacevole al seno. Appena dopo l’intervento il seno potrà apparire gonfio e potranno presentarsi dei lividi che però tendono a scomparire nell’arco di qualche giorno. I punti di sutura invece sono rimossi dopo circa 15 giorni. Molte donne sono preoccupate di pregiudicare un possibile allattamento futuro. In realtà il tessuto ghiandolare non viene eliminato con l’intervento, viene solo sollevato, questo vuol dire che non vi saranno problemi futuri. Resta comunque vero che la maggior parte delle donne richiede questo intervento dopo le gravidanze, solo limitati casi, ad esempio una perdita di peso notevole, vengono trattati in giovane età.

Vuoi finalmente ritrovare una silhouette gradevole? Vuoi sentirti attraente e indossare un vestito aderente senza l’effetto cadente del seno? In questo caso non ti resta che consultare i medici dell’Istituto Estetico Italiano per saperne di più sulla mastopessi.

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