La pancia piatta non è solo frutto delle lunghe ore passate in palestra a fare gli addominali! Conta tanto anche l’alimentazione, e in particolare l’assunzione di cibi che contengono carboidrati a catena corta. Questi alimenti vengono assorbiti con difficoltà dall’intestino e fermentano rapidamente provocando fastidiosi fenomeni di gonfiore addominale.
Nella lista nera ci sono anche diverse verdure. Sì, avete capito perfettamente: mangiare verdure fa bene per via del contenuto di fibre – ottime per stimolare la regolarità intestinale – ma è opportuno fare attenzione a quali si assumono e alle quantità.
Tra le verdure che bisogna consumare con moderazione per via dei carboidrati gonfia-pancia a catena corta ci sono i carciofi, gli asparagi, le barbabietole, i cavoli di Bruxelles, i fagioli, i ceci e le cipolle.
Basta solo contenere l’apporto di queste verdure per sfoggiare una pancia perfetta sulla spiaggia o quando si indossa un vestito particolarmente aderente? Ovviamente no. L’esercizio fisico rimane un ottimo amico dell’addome piatto. Da non trascurare è anche il ruolo della chirurgia estetica mini invasiva, che ha fatto passi da gigante grazie a trattamenti come il BodyTite.
Questa soluzione innovativa, forte di un manipolo che lavora ad alte temperature, permette infatti di degradare i depositi di grasso sfruttando l’effetto della radio frequenza, che aiuta anche a rendere i tessuti più lisci e tonici. Dopo l’intervento è possibile rientrare a casa senza preoccuparsi delle ecchimosi, in quanto il manipolo agisce pure sulla coagulazione dei vasi ematici.
L’unico appunto da ricordare nel periodo di recupero è la guaina contenitiva da indossare 24 ore su 24 per le 6 settimane successive all’operazione.