Tra i buoni propositi all’inizio dell’anno – li si sente spesso denigrare ma, parliamoci chiaro, tutti in un modo o nell’altro li facciamo – rientra senza dubbio il fatto di ritornare in forma dopo i vizi gastronomici delle feste. Il nuovo anno può rappresentare un’occasione per perseguire questo obiettivo riscrivendo l’approccio alla routine alimentare.
Ciò vuol dire, per esempio, partire dalla colazione. Il primo pasto della giornata – che, come dimostra questo studio coreano pubblicato nel 2021, non andrebbe mai saltato se si punta a mantenere una buona salute cardiovascolare – è un valido riferimento per chi vuole dare il via all’anno con un percorso di remise en forme.
Tra i consigli più utili al proposito rientra il fatto di consumarlo senza lasciarsi prendere troppo dalla fretta. Anche se il calo glicemico frutto del digiuno notturno può portare a fare il contrario, la colazione lenta è un’ottima strategia per ottimizzare l’efficienza della digestione. Per quanto riguarda gli alimenti specifici da portare in tavola, ricordiamo l’importanza di focalizzarsi sia sugli zuccheri semplici, sia sui carboidrati complessi. Se possibile, è il caso di alternare, durante la settimana, le varie tipologie di cereali. Da non dimenticare sono poi la frutta, fondamentale per il fabbisogno di vitamine e fibre, e le fonti di proteine.
Un doveroso cenno va poi dedicato all’apporto di vitamina D, un nutriente prezioso per la salute – contribuisce all’efficienza del sistema immunitario – che può aiutare notevolmente nel mantenimento della forma fisica. Come mai? Diversi studi effettuati in questi anni hanno scoperto che le situazioni di ipovitaminosi D favorirebbero l’accumulo di adiposità localizzata influenzando i livelli di ormone paratiroideo che, aumentando, comporterebbero a loro volta una stimolazione della lipogenesi.
Per quanto riguarda le fonti di vitamina D che si possono mettere sul tavolo della colazione, ricordiamo i cereali rinforzati, lo yogurt, le uova (di preciso si parla del tuorlo). Chi ama l’idea di fare la colazione salata – di cui abbiamo parlato meglio qui – può prendere in considerazione pure il salmone.