Ci sono delle abitudini alimentari sbagliate che capita purtroppo di considerare poco. In cima alla lista vi è la tendenza ad aggiungere troppo sale negli alimenti.
I dati OMS parlano chiaro: gli italiani ne consumano una quantità eccessiva, circa tre volte superiore ai 5 grammi giornalieri raccomandati. Questo si traduce in un aumento delle patologie cardiache, dei casi di calcolosi renale e del problema della ritenzione idrica.
Anche se non sempre dedichiamo la giusta attenzione alla quantità di sale che aggiungiamo ai vari cibi, il corpo corre in nostro aiuto e manda segnali specifici quando esageriamo con il sodio. Uno di questi è la sete continua. Chi consuma alimenti ricchi di sale – per esempio le patatine fritte e le salse industriali – beve molto di più rispetto a chi, invece, modera le dosi di sodio.
Nel primo caso l’apporto idrico è essenziale per la salute, in quanto permette all’organismo di ripristinare gli equilibri tra il sale e le altre sostanze presenti nelle cellule.
Un altro campanello d’allarme per una dieta ricca di sodio è la pressione alta, segnale che deve portare a consultare il prima possibile il medico curante.
Ovviamente gli eccessi di sodio si fanno sentire anche con la ritenzione idrica. Quando si salano gli alimenti senza criterio può capitare di svegliarsi la mattina con una sensazione, alquanto fastidiosa, di gonfiore generale. Come risolvere la situazione? Prima di tutto iniziando a fare la spesa in modo consapevole e a leggere le etichette per controllare la quantità di sale presente in ciò che si acquista.
Poi è bene ricordare che anche la medicina estetica, grazie alla mesoterapia, è un’ottima alleata contro la ritenzione idrica. Con micro iniezioni di farmaci scelti dal medico estetico durante la prima visita è infatti possibile trattare il ristagno di liquidi fino ai tessuti sottocutanei, apprezzando risultati positivi fin dalle prime sedute.