Concluse le vacanze, arriva il momento di rimettere ordine tra i buoni propositi di inizio settembre. Si tratta di momenti sospesi tra l’entusiasmo e la malinconia, durante i quali, per non perdere gli effetti positivi delle ferie, ci si chiede spesso come mantenere l’abbronzatura.
Nel momento in cui si parla di questo tema, è importante essere consapevoli del fatto che, in media, prima che la tintarella sparisca totalmente ci vuole circa un mese. Questo parametro temporale può cambiare a seconda del fototipo. Generalmente, in quelli scuri l’abbronzatura si mantiene per qualche giorno in più.
Un aspetto a cui bisogna porre attenzione quando si punta a mantenere l’abbronzatura anche dopo il ritorno delle vacanze riguarda il “pericolo” di alcuni falsi miti. Tra i principali, rientra l’errata convinzione che vede il ricorso allo scrub come un fattore potenzialmente dannoso per la tintarella. Niente di più falso! Come mai? Il motivo è molto semplice: questo trattamento di bellezza – che andrebbe incluso nella beauty routine un paio di volte a settimana – agisce a livello superficiale. Di riflesso, non va a intaccare la melanina, che si forma in profondità.
Spazio quindi all’esfoliazione, senza paura. Metterla in primo piano dopo l’estate è anzi fondamentale per rendere la pelle meravigliosamente tonica e luminosa. In questo caso, per apprezzare risultati importanti si può ricorrere alla medicina estetica intelligente e in particolare al peeling, trattamento che prevede il ricorso a sostanze chimiche come l’acido glicolico, l’acido mandelico o l’acido tartarico. Queste ultime, tramite un pennello ad hoc, vengono spalmate sul viso, che viene successivamente deterso con cura (la procedura ha una durata di circa 15 minuti e consente di tornare subito alle proprie attività quotidiane).
Da non dimenticare quando ci si chiede come mantenere l’abbronzatura è ovviamente l’alimentazione. Per godere il più a lungo possibile della piacevole tintarella delle vacanze, è molto importante portare in tavola cibi ricchi di betacarotene – questo pigmento vegetale, oltre che nelle carote e nelle albicocche, è presente anche nei broccoli e negli spinaci – prezioso anti age e protettore naturale contro l’azione dei raggi ultravioletti.
