Chi frequenta Instagram lo sa bene: negli ultimi tempi, sono aumentati notevolmente gli account che denunciano gli eccessi nell’ambito della medicina estetica e del fotoritocco. Giusto per citare qualche nome ricordiamo @thefakesocialmedia, ma anche @celebfake.
Questi account verità sono considerati una delle tante risposte alla necessità di combattere il problema della dismorfia corporea, ossia di una percezione errata delle peculiarità del proprio fisico e del proprio viso dovuta alla continua esposizione a canoni per nulla reali.
Questi ultimi sono frutto di fotoritocchi o di un ricorso alla medicina estetica che non tiene conto dell’importanza di preservare l’unicità di ogni volto, attenuando in maniera soft gli inestetismi e accompagnando con gentilezza l’invecchiamento.
I social hanno fatto tantissimo, intendiamoci. Senza Facebook, per esempio, non avremmo la possibilità di organizzare le dirette con i nostri medici – a proposito, venerdì ce ne sarà una molto speciale con il Dottor Badiali – e di parlare di medicina e di chirurgia estetica con cognizione di causa, rassicurando le pazienti che hanno dubbi e rispondendo a tutte le loro domande.
Questo non significa abbassare la guardia sulla proposta di un modello di corpo, soprattutto femminile, eccessivamente stereotipato. Grazie ad account Instagram come quelli sopra ricordati, è possibile non solo denunciare tutto questo, ma anche aiutare le pazienti a maturare una consapevolezza in merito ai risultati che si possono ottenere con i vari protocolli.
Se stai pensando di sottoporti a un trattamento di medicina estetica e vuoi sapere se hai le indicazioni, contattaci quando vuoi per prenotare una visita conoscitiva gratuita con uno dei nostri medici e non dimenticare che, fino al 31 marzo, puoi usufruire di una straordinaria promozione sui trattamenti di medicina estetica dedicati allo sguardo.