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Come ricordiamo spesso, quando si parla di medicina estetica si inquadrano dei trattamenti/protocolli che permettono di migliorarsi in maniera soft e di esaltare quei piccoli dettagli che rendono speciale un viso.

In questo mood – per fortuna sempre più popolare – del ritocchino che c’è ma non si deve vedere si inserisce la crescente richiesta di trattamenti di medicina estetica ai lobi delle orecchie.

I numeri in merito sono legati al fatto che, quando si punta a eliminare i piccoli inestetismi e ad accompagnare in maniera dolce l’invecchiamento, è necessario guardare alla globalità dell’immagine e, per forza di cose, andare oltre al viso.

Ciò significa considerare anche aree che al primo impatto possono apparire superflue, ma che sono in realtà importantissime. Una di queste è appunto il lobo. Parliamoci chiaro: se si hanno i capelli corti o l’abitudine di portare la coda alta, la zona dell’orecchio è inevitabilmente al centro dell’attenzione.

Quando la si nomina è bene specificare il fatto che, in generale, viene curata poco in fase di beauty routine e anche un po’ “torturata”. In che modo? Per esempio indossando orecchini troppo pesanti per lungo tempo, abitudine che, come ben si sa, provoca un fastidioso allungamento e assottigliamento del lobo.

Tornando ai trattamenti, ricordiamo che tra i più richiesti c’è la biorivitalizzazione, grazie alla quale è possibile contrastare gli effetti di degradazione del collagene e ridonare alla pelle turgore e idratazione grazie all’acido ialuronico.

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