Il 2021 è ormai iniziato, lasciandosi alle spalle un anno che, nonostante le oggettive difficoltà dovute all’emergenza economica e sanitaria, si è chiuso con numeri interessanti per quanto riguarda la richiesta di trattamenti di medicina estetica.
Quali saranno i trend che caratterizzeranno i 12 mesi che ci aspettano? Dalle scelte fatte dai pazienti nel corso dello scorso anno si può partire, senza perdere ovviamente di vista i cambiamenti sociali, per tracciare una strada utile a capire quali potrebbero essere i protocolli più richiesti nel 2021.
Dal momento che lo smartworking continua a far parte della quotidianità di tantissime persone, sarà impossibile distogliere lo sguardo dal cosiddetto Zoom boom, ossia l’incremento di richieste relative a trattamenti finalizzati a migliorare l’aspetto della pelle del viso, che viene percepita con numerosi difetti durante le conference call.
Spazio quindi a trattamenti come il peeling, per non parlare della biorivitalizzazione, protocollo perfetto quando si punta a trattare gli effetti dell’invecchiamento medio dei tessuti (per perseguire quest’obiettivo si utilizza l’acido ialuronico, che permette sia di ripristinare i volumi, sia di reidratare profondamente la pelle).
Un doveroso cenno deve essere dedicato al botox. Il trattamento di medicina estetica più effettuato al mondo è stato interessato da un’innegabile crescita con l’avvento dell’emergenza sanitaria e per un motivo ben preciso: con la mascherina, la parte superiore del volto è quella più al centro dell’attenzione.
Alla luce di ciò, si assisterà sempre di più all’aumento di richieste di questo trattamento, notoriamente fondamentale quando si tratta di attenuare le rughe della fronte. Se si è ai primi approcci con la medicina estetica, si può provare il baby botox, che prevede l’inoculazione di una quantità inferiore di prodotto.
Concludiamo con un riferimento al filler labbra, trattamento che, nonostante la mascherina, è molto richiesto da mesi. Come mai? Per via della volontà di migliorare l’estetica di una parte del viso che, a causa della mascherina, viene valorizzata molto meno con i rossetti.