Esistono diversi trattamenti di medicina estetica intelligente che si possono fare durante il periodo estivo senza problemi e controindicazioni e altri che, invece, sarebbe meglio valutare durante i mesi meno caldi, ossia quelli autunnali e primaverili. Da non dimenticare è infatti il ruolo del sole e del caldo, fattori esterni che possono compromettere il risultato dei protocolli scelti.
Un doveroso cenno a tal proposito va dedicato al peeling chimico. Questo trattamento, che deve agire in profondità, prevede di non esporsi al sole per circa 10 giorni dalla procedura. Questo trattamento, efficace contro inestetismi come il melasma epidermico e le ipercromie cutanee, può provocare la formazione di piccole crosticine. Al termine del trattamento genera la formazione di piccole croste che devono essere protette il più possibile dai raggi UV.
Cosa dire, invece, del botox? Che può essere scelto senza alcun problema anche durante il periodo estivo (parliamo non a caso del trattamento di medicina estetica più richiesto in assoluto a livello mondiale). Ovviamente è opportuno rivolgersi a professioni esperti che, per esempio, in alcuni frangenti possono consigliare il baby botox, ossia la procedura che permette di sfoggiare un viso fresco e riposato a seguito dell’inoculazione di una quantità estremamente ridotto di tossina botulinica (si tratta di una soluzione ideale per chi si approccia da zero alla medicina estetica).
Un altro trattamento che non crea alcun problema nel periodo estivo è il filler di acido ialuronico. Soluzione perfetta per idratare e rimpolpare i tessuti, l’acido ialuronico è una molecola biocompatibile e riassorbibile i cui effetti si notano in maniera decisamente più evidente nel momento in cui il trattamento viene effettuato in un periodo all’insegna del relax.
Per ottimizzare i risultati è però opportuno adottare alcune precauzioni. In assenza di arrossamenti e dopo aver chiesto consiglio al proprio medico estetico di fiducia, ci si può esporre al sole, avendo però cura di evitare le temperature alte. Il motivo è legato al fatto che, così facendo, si minimizza il rischio di avere a che fare con episodi di gonfiore localizzato e di insorgenza di macchie cutanee scure.