Pelle spenta, invecchiamento che avanza sono nemici della bellezza, fanno apparire costantemente stanchi e tristi, per risolvere questo problema e apparire di nuovo vitali,
biorivitalizzazione e bioristrutturazionepossono essere la giusta soluzione.
Biorivitalizzazione e bioristrutturazione sono due trattamenti di medicina estetica intelligente che vengono usati per trattare gli inestetismi legati al trascorrere del tempo e in particolare alla riduzione di produzione di collagene e acido ialuronico. Queste due sostanze aiutano a mantenere la pelle idratata e rimpolpata, solo che con il passare degli anni, naturalmente il rinnovamento cellulare rallenta e di conseguenza anche la produzione di questi due elementi. Per integrare, la soluzione sono, appunto, questi due trattamenti. La biorivitalizzazione può essere considerato il trattamento più blando e quindi utile in caso di pelle spenta, stanca, ipotonica, secca, increspata, con le prime rughe. La bioristrutturazione è un trattamento d’urto da utilizzare quando vi è un invecchiamento cutaneo severo. Entrambi i trattamenti sono molto richiesti perché consentono di avere un risultato del tutto naturale. Tutti si accorgeranno dei cambiamenti ma nessuno sarà in grado di capire qual è il segreto.
Nella bioristrutturazione si usa acido ialuronico arricchito con polinucleotidi, grazie a questa particolare composizione è possibile ristrutturare i tessuti ed idratarli in profondità. I polinucleotidi una volta iniettati vanno ad interagire direttamente con le catene del DNA ed RNA, ecco perché si ha una vera e propria ristrutturazione dei tessuti che appaiono dopo i primi trattamenti più voluminosi. L’acido ialuronico una volta iniettato aumenta il turn over cellulare e stimola la produzione di collagene che, a sua volta, ha il compito di catturare le cellule di acqua e quindi consente di mantenere la pelle soda, compatta, luminosa perché capace di trattenere a lungo l’acqua. L’iniezione viene eseguita con aghi sottilissimi o con cannule con la tecnica lineare o a piccoli pomfi. Non serve l’anestesia anche se in alcuni casi si usa una pomata anestetica per alleviare il classico pizzico dell’ago. In alcuni casi è possibile anche eseguire il trattamento con un solo prodotto, acido ialuronico, ma più frequentemente per avere risultati migliori si preferiscono soluzioni integrate con più principi attivi.La biorivitalizzazione è molto simile, in questo caso viene iniettato acido ialuronico non cross linkato che aumenta l’idratazione delle pelle e consente di avere subito una pelle più compatta e luminosa. Per migliorare gli effetti in entrambi i casi è possibile sottoporsi ad un peelingpreventivo che prepara la pelle ad assorbire i nutrienti.
Come si può notare i punti di contatto tra biorivitalizzazione e bioristrutturazione sono molti. Entrambi sono eseguiti in regime ambulatoriale e quindi si può tornare subito dopo a casa. Per avere dei risultati possono essere necessarie più sedute, solitamente 4 sedute nell’arco di 60 giorni, e in seguito potrà essere necessario sottoporsi a sedute di mantenimento, anche se queste hanno una cadenza abbastanza dilatata. I trattamenti possono essere eseguiti su collo, viso, décolleté, ma anche altre zone del corpo che tradiscono l’età, infatti la bioristrutturazione può essere utilizzata anche per ringiovanire le mani. I due trattamenti non lasciano particolari segni anche se possono essere possibili dei rossori e piccoli ematomi successivi. In questo caso basterà il normale make up per coprirli e nell’arco di pochi giorni comunque non ci saranno segni, ma solo i benefici.
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