Forse la festa della donna è anacronistica. Forse è una di quelle feste cui le nuove generazioni non badano più e che è destinata a scomparire. Non ci importa: chi vuole la festeggi, vada in discoteca, al ristorante a fare casino o in uno strip club a divertirsi. Le altre invece la guardino con aria di sufficienza o intasino i soliti social network, lo sfogatoio dei nostri tempi, di parole di biasimo. D’altronde siamo tante, giusto? C’è spazio per tutte e non pretendiamo di uniformarci e nemmeno di capirci: “La donna? Solo il diavolo sa cos’è” scriveva Dostoevskij. Crediamo però che questa giornata sia un’ occasione per porre l’attenzione su molti problemi che, inutile negarlo, persistono a causa della discriminazione di genere. Lungi da noi brandire slogan di vecchie femministe, perché la donna contemporanea ha superato anche quelli. Però, c’è una cosa di cui non si parla abbastanza: il mondo è in procinto di vedere una rivoluzione, non solo simbolica. Dopo che Obama ha vinto le elezioni nel 2008, appagando un giustificatissimo senso di rivalsa che la comunità nera nutriva a dispetto di una storia che li ha sempre martoriati, ecco avvicinarsi più discreta ed elegante una donna al comando della più grande democrazia del mondo. Non abbiamo ancora capito per quale motivo questo fatto epocale non abbia la visibilità che si merita sulle cronache, forse perché quel “pazzo milionario” col riporto, che urla slogan razzisti e populisti e che risponde al nome di Donald Trump, ne sta saturando le pagine dei quotidiani. Fatto sta che Hillary Clinton ha passato indenne i raggi X di un paese meritocratico ma anche tanto discriminatorio e marcia come un treno verso la nomination democratica. E non immaginateci farneticare che ci piace perché ricorda la “mamma”. No! Ci piace perché è competente, determinata, intelligente.
Ecco, sarebbe bello che il mondo scegliesse di usare l’8 marzo come testa d’ariete, come rampa di lancio di entusiasmo. “Una donna alla Casa Bianca”, fino a qualche tempo fa era solamente il titolo di una serie televisiva. Oggi, invece, è una magnifica meta che tra qualche mese potrebbe essere raggiunta.