Le lassità cutanee sono tra i crucci più fastidiosi con cui avere a che fare quando arriva la bella stagione e il momento di indossare abiti leggeri e costumi. Non importa che siano localizzate a livello delle braccia o delle gambe piuttosto che in corrispondenza di altre parti del corpo: quello che conta è adottare l’approccio giusto per sconfiggerle.
Lo stile di vita conta tantissimo al proposito. Per quanto riguarda l’allenamento – attenzione, prima di iniziare concretamente è sempre bene rivolgersi a un personal trainer esperti – il consiglio è quello di evitare workout finalizzati all’eccessivo sviluppo della massa muscolare. Attenzione anche agli sport estremi e agli allenamenti ad alta intensità: il rischio, in questi casi, è quello di avere a che fare con un abbassamento delle difese immunitarie e con l’innescarsi di reazioni di ossidazione che vedrebbero coinvolti i derivati dell’ossigeno.
L’optimum quando ci si allena con il fine di sconfiggere le lassità cutanee sono attività fisiche a basso impatto ma che prevedono un movimento prolungato. Sì, hai capito benissimo: il nuoto e la corsa sono fantastici!
Anche la dieta ha il suo perché! Nell’ambito dei nutrienti più efficaci, un doveroso cenno va dedicato alla vitamina E, ma anche agli omega 6 e a minerali come il fosforo, il magnesio, il potassio e il rame. Questi ultimi in particolare aiutano tantissimo a ottimizzare la sintesi del collagene, proteina nodale per il tessuto connettivo e per il tono della nostra pelle.
Se l’impegno sui due fronti appena citati non dovesse risultare sufficiente, si può sempre considerare l’aiuto della chirurgia estetica mini invasiva. Questo campo ha fatto passi da gigante per quanto riguarda la risoluzione delle lassità cutanee. A dimostrazione di ciò, è possibile citare l’approccio innovativo di Renuvion, trattamento che permette di modellare il corpo ottenendo un livello di retrazione sorprendente.
Particolarmente indicato per distretti come l’addome e le cosce, funziona grazie alla sinergia tra la radiofrequenza e il plasma di elio. Questo gas ionizzato, non essendo né liquido, né solido, né aeriforme, viene spesso definito “il quarto stato della materia”.
La procedura, che può essere svolta in day surgery previa anestesia locale con leggera sedazione, prevede l’utilizzo di un manipolo che può variare per forma e lunghezza a seconda della zona da trattare. L’azione sinergica di radiofrequenza e plasma di elio viene invece regolata dal chirurgo attraverso una console specifica.
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