L’asimmetria mammaria è una condizione che possiamo definire totalmente fisiologica e che riguarda la maggior parte delle donne.
Quando parliamo di seno asimmetrico è importante, come prima cosa, ricordare che non si tratta di una patologia, ma di una condizione assolutamente comune che, appunto, interessa quasi tutta la popolazione femminile.
Del resto il nostro corpo non è pensato per essere esattamente simmetrico, il caso del seno non è l’unico quando si tratta di analizzare le possibili asimmetrie.
Lato destro e lato sinistro possono sempre presentare delle piccole differenze, alcune volte appena percettibili, altre volte più marcate ed evidenti.
Le asimmetrie del seno possono essere di diversa natura:
Queste asimmetrie mammarie possono essere più o meno marcate.
Talvolta non sono percettibili, altre volte possono diventare un vero e proprio tratto caratteristico, con conseguente disagio nel vivere un rapporto con il proprio corpo sereno.
Possono essere congenite o conseguenza di eventi fortemente stressanti per il seno, come ad esempio la gravidanza o l’allattamento.
Anche se non si tratta di una patologia, l’asimmetria del seno può essere migliorata o completamente risolta grazie alla chirurgia estetica.
Se il tuo seno è asimmetrico e vorresti rendere meno evidente questa sua caratteristica continua nella lettura di questo post.
Insieme vedremo quali sono le soluzioni possibili e le strade percorribili per risolvere il problema.
In caso di asimmetria per dimensione può venire in soccorso la mastoplastica additiva.
Una tecnica ormai pienamente consolidata, che nel corso del tempo ha conosciuto moltissimi aggiornamenti soprattutto per quanto riguarda le protesi utilizzate.
Attraverso la mastoplastica additiva si può aumentare il volume di entrambi i seni, regalando quella che comunemente viene definita “una taglia in più”, ma anche correggere le asimmetrie dovute al diverso volume di una sola delle due mammelle.
Insieme al chirurgo si procederà con lo studio della forma e del risultato che si potrà ottenere. E grazie alle protesi anatomiche di nuova generazione, questo sarà naturale e impercettibile.
La mastoplastica additiva può rappresentare una soluzione anche nel caso di asimmetria per forma. Le protesi, infatti, permettono di uniformare l’aspetto del seno, donando una conformazione più armoniosa.
I tempi di recupero a seguito dell’intervento si sono notevolmente abbassati con il miglioramento delle tecniche operatorie, per questo si tratta di un’operazione che può essere pianificata ed eseguita durante tutto l’anno senza riserve.
Le cose da non fare a seguito di una mastoplastica additiva sono poche, scopri di più su questa intervento leggendo questo approfondimento!
Della mastoplastica riduttiva se ne parla meno, forse perché fino ad oggi è sempre stata un’operazione estetica poco diffusa tra le pazienti.
Va comunque osservato come negli ultimi anni sempre più donne abbiano deciso e decidano di affidarsi a questo tipo di intervento estetico per ridurre il volume del proprio seno rendendolo, così, più proporzionato.
Nel caso di asimmetria per volume e dimensione del seno la strada da percorrere potrebbe anche essere quella della riduzione, soprattutto se il desiderio della paziente è quello di non aumentare il volume del seno più piccolo.
Con la mastoplastica riduttiva il chirurgo andrà ad incidere il seno e a “svuotarlo” del tessuto adiposo in eccesso. Verrà poi eseguito un intervento di rialzamento, in modo che lo svuotamento non determini una perdita di tono del décolleté.
La mastopessi è un’operazione di lifting del seno che viene scelta quando il desiderio della paziente è quello di recuperare tonicità.
Diversamente dalla mastoplastica additiva, la mastopessi può anche non prevedere l’utilizzo di protesi, basandosi su un intervento estetico che solitamente parte proprio dall’areola e dai capezzoli.
Attraverso delle incisioni in queste zone, il chirurgo sarà in grado di effettuare un rimodellamento profondo sul seno, restituendo tono e sollevando il seno cadente.
Questo intervento di chirurgia estetica viene utilizzato soprattutto per correggere la ptosi mammaria, cioè il cedimento del seno.
È un tipo di operazione che tuttavia può essere utilizzata anche per correggere le asimmetrie mammarie, con il vantaggio che può essere abbinata ad una mastoplastica additiva o riduttiva.
In questi casa sarà il chirurgo a dettare modalità e tempi, tenendo conto dei differenti decorsi post operatori e indicando alla paziente come comportarsi per tornare alla sua normale vita quotidiana.
Se anche il tuo seno è asimmetrico, leggendo questo post hai potuto vedere come le soluzioni per porre un rimedio alla tua situazione siano diverse.
Come consigliamo sempre, il primo passo da fare è quello di prendere contatti con noi. In questo modo potremo fissare insieme una visita preliminare con uno dei nostri chirurghi, che ti aiuterà ad individuare la soluzione migliore per i tuoi bisogni, le tue necessità, le tue aspettative.
Grazie all’analisi approfondita del caso specifico, infatti, il medico sarà in grado di indicare alla paziente il percorso operatorio migliore da seguire per le sue esigenze.
Vorresti correggere il tuo seno asimmetrico? Contattaci, saremo felici di seguirti lungo tutto il cammino di miglioramento e rimodellamento del tuo corpo.