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Cosa dobbiamo sapere delle Protesi Mammarie?

22 Apr 2013

IEI (14)

Ci chiediamo… ma il provvedimento della Commissione Sanità del Senato che doveva obbligare i chirurghi plastici a comunicare al Ministero della Salute i dati relativi all’ impianto delle protesi attraverso un apposito registro come mai non è ancora stato discusso e approvato? Questo provvedimento sarebbe un bel passo avanti anche se non salverà da eventuali tumori e ripagherà dallo stress emotivo, fisico ed economico le troppe donne che si sono ritrovate ad avere delle protesi nocive al seno.

Ci vuole una legislazione che stabilisca alcune norme e leggi da rispettate per risolvere questo problema, per tutelare le nostre pazienti, la sanità italiana e il ruolo etico che ricopriamo in Europa. Ogni chirurgo che sottopone una paziente a mastoplastica additiva dovrebbe: utilizzare protesi garantite a vita, con tracciabilità d’impianto, ovvero marchiate da un numero di serie e rilasciare alla paziente, insieme alla cartella clinica, un patentino che certifica l’alta qualità delle protesi, l’approvazione del Ministero della Salute e le caratteristiche specifiche del materiale utilizzato.

Vincenzo Riviello, Business Unit Manager di Vedise e Silimed, leader nella produzione di protesi mammarie ci spiega: “Prima di sottoporvi a un intervento di mastoplastica additiva chiedete al vostro chirurgo estetico tutte le informazioni necessarie. Deve essere il più esaustivo possibile rispetto alle vostre domande e ai vostri dubbi. Le protesi mammarie si possono distinguere in base al materiale (silicone, acqua e sale), alla superficie dell’ involucro (di silicone o di poliuretano, ruvida  o liscia), alla forma (rotonda o anatomica, ovvero a goccia), alle dimensioni, al volume/ peso (da 80 ad oltre 500 cc / gr) e dal tipo di silicone.

In base al tipo di risultato che la paziente si aspetta e a seconda della condizione di partenza della paziente stessa, il chirurgo farà la scelta più idonea sulla base delle caratteristiche delle protesi.

“Inoltre per tutelare la vostra salute –  continua Riviello  – assicuratevi che l’azienda produttrice delle protesi che utilizza il vostro medico abbia comprovata esperienza maturata nei decenni passati, chiedete in quanti paesi vengono distribuiti i loro prodotti e richiedete tutte le certificazioni sul materiale utilizzato. Affidarsi a chi ha più esperienza, vuol dire più sicurezza e più elevati standard tecnologici nella fabbricazione delle protesi. E inoltre un consiglio: cercate di non esagerare con la misura dell’impianto mammario, cercate di rimanere sempre il più naturali possibili”.

 

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