Nel corso degli ultimi trent’anni l’aspirazione chirurgica di tessuto adiposo è cambiata in maniera radicale, passando dalla liposuzione tradizionale degli anni settanta/ottanta, alla liposcultura superficiale oramai largamente diffusa.
In cosa consiste l’innovazione di questo intervento? Non solo in una maggiore accuratezza nel rimodellamento corporeo, ma soprattutto nella enorme riduzione dei rischi legati all’operazione. La tecnica tumescente consente di limitare al minimo il traumatismo locale, riducendo la perdita ematica e il gonfiore, che dura circa un mese.
La più vecchia tecnica di aspirazione profonda poteva causare complicanza di tipo embolico, eventualità quasi impossibile con l’intervento attuale, che grazie all’uso di cannule molto piccole consente anche di effettuare microincisioni di 2-3 mm, riducendo le cicatrici.