Le
protesi mammarie, spiega il dott. Valerio Badiali, presenti sul mercato si differenziano per una serie di caratteristiche. Oggi si utilizzano principalmente impianti riempiti in
gel coesivo di silicone. Il vantaggio del gel coesivo è che garantisce una maggiore stabilità, infatti anche se si provasse a tagliare a fette le protesi, il silicone rimarrebbe all’interno. Le
protesi mammarie sono esternamente rivestite da una superficie che può essere liscia, in poliuretano oppure testurizzata. Le protesi mammarie di ultima generazione sono per lo più testurizzate.
Le protesi testurizzate e soprattutto quelle in poliuretano, ormai in uso da trent’anni, favoriscono una migliore adesione dell’impianto ai tessuti circostanti. Inoltre utilizzare rivestimenti testurizzati o in poliuretano diminuisce sensibilmente il rischio di incapsulamento e di rotazione delle protesi mammarie.
Gli impianti al seno si differenziano anche per la forma. In passato si utilizzavano solo
protesi rotonde, ma con il tempo, anche per andare incontro all’esigenza di un risultato più naturale sono state utilizzate
protesi anatomiche dalla tipica forma a goccia. La paziente è guidata dal chirurgo nella
scelta delle protesi più adatte.
Profili del Dott.Valerio Badiali:
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