In USA sono in forte aumento gli interventi chirurgici al Monte di Venere, effettuati soprattutto con l’obiettivo di eliminare il grasso in eccesso e di mettere in evidenza l’osso del pube. La Monsplasty sta spopolando negli States, soprattutto tra le giovanissime. In tanti casi dietro a questa moda vi è però uno sconsiderato livello di vanità.
#MonsPubic: è questo l’hashtag che tantissime donne di ogni età utilizzano per divulgare sul web scatti che mettono in evidenza la loro zona intima, che deve essere possibilmente depilata e priva di grasso. L’estate 2014 è stata la stagione dei selfie e delle loro varianti, tra le quali si può ricordare il bikini bridge, lo scatto che mette in primo piano la zona del Monte di Venere vista dall’alto.
Sembra proprio che questa tendenza stia vivendo una crescita esponenziale, dato che si può evincere anche dall’aumento di forum e blog dedicati all’intervento di Monsplasty. Quali sono i rischi in questi casi? Soprattutto la trasformazione in una moda superficiale di quella che è a tutti gli effetti un’operazione chirurgica delicata, che coinvolge una parte del corpo chiaramente legata alla sfera intima e personale.
Nella zona del Monte di Venere può accumularsi grasso in seguito ad aumenti di peso e gravidanze, e l’approccio chirurgico deve rappresentare un’alternativa lontana da qualsiasi capriccio estetico o dall’attenzione alle mode social. L’esasperazione è sempre negativa, e quando riguarda la chirurgia estetica può diventare anche pericolosa!