Il Microbotox impazza da anni tra le star in USA, dove è noto con il nome di Baby Botox. Di cosa si tratta? Di un trattamento di medicina estetica, ancora poco diffuso in Italia, che consente di apprezzare un ringiovanimento del volto ricorrendo sempre alla tossina botulinica, ma più diluita.
La definizione anglosassone è dovuta al fatto che, dopo questo trattamento messo a punto da un medico di Singapore, si sfoggia un aspetto fresco e riposato, simile a quello di un bambino che ha appena finito di dormire.
Utile per attenuare le rughe, contribuisce a migliorare in generale la qualità della pelle, che appare visibilmente più tonica anche grazie all’apertura dei pori e alla maggiore attività delle fibre elastiche. Le iniezioni, più superficiali rispetto a quelle del trattamento tradizionale, non raggiungono il muscolo. Ciò rende il risultato molto naturale.
Il medico estetico che effettua il trattamento esegue numerose punture a circa un centimetro l’una dall’altra utilizzando un ago sottilissimo. Si interviene infatti sulle fibre superficiali, le principali responsabili delle rughe. Con il Microbotox si possono trattare diverse zone del viso, dall’area perioculare alla fronte. Particolarmente adatto alle donne giovani che vogliono contrastare le prime rughe, aiuta anche a combattere l’acne rosacea dal momento che regola la produzione di sebo.
Di esempi positivi di ricorso al Microbotox ce ne sono tanti! Tra questi possiamo ricordare Jane Fonda, che grazie alla medicina estetica intelligente continua a lavorare nonostante Hollywood sia poco tenera con le attrici non più giovani, e Jennifer Aniston, che ha da poco spento 48 candeline ed è di una bellezza assoluta.